Kazakistan - Minaccia terroristica esterna
Nur-Sultan, 5 gennaio 2021 - Il presidente kazako Tokayev nel corso di una riunione del consiglio di sicurezza ha definito «minaccia terroristica esterna» la deriva delle proteste di piazza e si è rivolto ai paesi del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto).
Le proteste in Kazakistan dovrebbero essere viste come una minaccia all'integrità del paese e le bande terroristiche che le hanno organizzate hanno subito un serio addestramento all'estero, ha affermato il presidente Kassym-Zhomart Tokayev in una riunione d'emergenza del consiglio di sicurezza: «Le bande terroristiche sono internazionali, hanno subito un serio addestramento all'estero e il loro attacco al Kazakistan può e deve essere visto come un atto di aggressione», ha affermato Tokayev, la cui dichiarazione è stata trasmessa dal canale televisivo statale Khabar 24.
Il Presidente del Kazakistan ha anche affermato di essersi rivolto ai leader degli altri paesi Csto (Russia, Bielorussia, Kyrgyzstan, Armenia, Tagikistan) per chiedere supporto nell'affrontare questa minaccia terroristica.
«Oggi ho fatto appello ai capi degli stati della Csto per aiutare il Kazakistan a superare questa minaccia terroristica».
CSTO avvia le consultazioni
Il presidente di turno dell'Organizzazione per il Trattato di Sicurezza Collettivo, il premier armeno Nikol Pashinyan, ha reso noto di aver ricevuto la richiesta del presidente kazako Tokayev e di aver iniziato le consultazioni con gli altri Capi di Stato della Csto.
«Pochi minuti fa si è svolta una conversazione telefonica con il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev. Considerando l'appello del Presidente del Kazakistan, che si aspetta il sostegno della Csto nel superare la situazione attuale, in qualità di presidente del сonsiglio di sicurezza collettiva Csto, inizio immediatamente le consultazioni con i leader degli Stati membri dell'organizzazione», ha scritto Pashinyan.
La situazione ad Almaty
Ad Almaty, la città più popolosa del Kazakistan, è stata avviata un'operazione delle squadre antiterrorismo.
Le forze speciali hanno attaccato e liberato l'aeroporto, dove nelle scorse ore gruppi di manifestanti armati avevano fatto irruzione, causando l'interruzione del traffico.
Nella giornata del 6 gennaio lo scalo rimarrà chiuso al traffico ordinario.
Ad Almaty i corrispondenti di Sputnik sul posto segnalano numerosi casi di saccheggio e devastazione contro negozi, banche ed edifici pubblici, con sparatorie tra forze speciali ed uomini armati, che si spostano nelle vie della città.
Il Ministero dell'Interno kazako ha reso noto il bilancio di due giorni di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine nelle città del Kazakistan: 8 tra agenti e soldati sono morti e 317 sono rimasti feriti.
(Fonte: it.sputniknews.com)
Disordini in Kazakistan. © Sputnik.