Russia - Che cos'è la Csto

Mosca, 6 gennaio 2022 – L'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva (Csto) ha deciso giovedì di inviare le sue forze di peacekeeping in Kazakistan a seguito delle proteste e della deriva di violenza in cui si trova da alcuni giorni il Paese dell'Asia centrale.
Dal 6 di gennaio diverse unità della Csto sono operative in Kazakistan con compiti di sorveglianza di obiettivi strategici dopo la richiesta formalizzata nella serata del 5 gennaio dal presidente kazazo Tokayev.
Ma andiamo dunque a ripercorrere brevemente la storia della Csto e ad analizzare i compiti del contingente internazionale inviato in Kazakistan.
Che cosa prevede il Trattato Csto

Formata tra il 1992 e il 2002, l'Organizzazione del Trattato per la sicurezza collettiva comprende i seguenti paesi dell'area post-sovietica: Russia, Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan.
Tutti gli Stati partecipanti hanno concordato di astenersi dall'uso o dalla minaccia della forza.
L'aggressione contro uno degli Stati membri è considerata un'aggressione contro tutti gli altri.
La presidenza dell'organizzazione è assegnata ad uno dei paesi membri a rotazione.
Attualmente il ruolo di capo del Consiglio di Sicurezza collettiva della Csto è ricoperto dal primo ministro armeno Nikol Pashinyan, che ha annunciato in prima persona la decisione di inviare forze di pace della Csto.
Le forze di peacekeeping e i loro compiti

Come riferito dall'alleanza sul suo sito web, le forze della Csto sono un insieme di contingenti incaricati di partecipare ad operazioni di peacekeeping.
Essi sono formati da personale militare e non appositamente addestrato, insieme alle forze e ai mezzi forniti dagli Stati membri.
Il numero totale di unità della Csto è di circa 3.600 persone.
«I compiti principali (del contingente, ndr) sono la protezione di importanti strutture statali e militari e l'assistenza alle forze dell'ordine del Kazakistan per stabilizzare la situazione e riportarla nell'ambito del quadro giuridico», ha affermato la Csto nell'annunciare il dispiegamento della propria forza in Kazakistan.
Tra i compiti che possono essere svolti nell'ambito delle operazioni di mantenimento della pace vi sono:

* il monitoraggio del cessate il fuoco e degli accordi di cessate il fuoco
* la separazione delle parti in conflitto
* la creazione di condizioni per i negoziati
* il contrasto a disordini di massa
* la salvaguardia del rispetto dei diritti umani
* la protezione e la difesa delle strutture vitali
* la garanzia dell'effettivo approvvigionamento degli aiuti umanitari.

Il vicepresidente del Consiglio della Federazione russo Konstantin Kosachev ha sottolineato che la Csto si concentrerà innanzitutto sulla garanzia della sicurezza e sulla protezione delle infrastrutture militari e civili, mentre spetterà alle forze dell'ordine kazake garantire l'ordine nel Paese.

Stati membri della Csto sull'operazione di mantenimento della pace

Le forze di peacekeeping inviate in Kazakistan sono costituite da militari russi e di altri Stati membri della Csto: in particolare circa 70 soldati armeni, incaricati di proteggere importanti infrastrutture militari, ed anche soldati bielorussi e tagichi.

Il ministro della Difesa del Kirghizistan, Baktybek Bekbolotov, ha affermato che il suo Paese sta valutando l'invio di unità di dispiegamento rapido.

Il dispiegamento delle forze di pace della Csto è possibile solo quando viene raggiunto un accordo tra tutti gli Stati membri.
La richiesta di intervento alla Csto da parte del Kazakistan è stata inviata nella giornata di ieri, dopo che il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha riunito il Consiglio di Sicurezza, con la motivazione che le proteste e l'ondata di violenze seguente rappresentano una «minaccia all'integrità dello Stato» kazako con il rischio di infiltrazioni di gruppi estremisti formati all'estero.

(Fonte: it.sputniknews.com)


Militari Militari della Csto. © Sputnik.