Russia - Situazione nel Donbass rimane tesa

Mosca, 16 febbraio 2022 - Nell'aprile 2014 le autorità ucraine hanno lanciato un'operazione militare nell’est del Paese contro l'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk e la Repubblica popolare di Lugansk, dopo che queste avevano dichiarato l'indipendenza a seguito del colpo di Stato avvenuto nella capitale Kiev nel febbraio dello stesso anno.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha avvertito che «permane un alto livello di minaccia di un'operazione di combattimento dell'esercito ucraino nel Donbass». Alla domanda se tale minaccia sia diminuita nelle ultime settimane, Peskov ha risposto no.
La dichiarazione arriva dopo che fonti dell'intelligence della Repubblica popolare di Lugansk (LPR) hanno affermato che la situazione nella regione del Donbass, nell'Ucraina orientale, rimane tesa e che l'esercito ucraino continua a prepararsi alle ostilità.
«La situazione sulla linea di confine [in Donbass] rimane tesa e la nostra intelligence continua a ricevere informazioni sui preparativi del nemico per l'inizio delle ostilità», ha detto ai giornalisti Anton Mikuzhis, del servizio stampa della milizia popolare della LPR.
Questi ha poi affermato anche che le forze armate dell'Ucraina stanno schierando punti di guida strategici dell'aviazione nel Donbass. Secondo Mikuzhis, tali punti sono stati posti negli insediamenti di Lisichansk e Liman, controllati da Kiev.
Nell'estate del 2020, nel Donbass, sono entrate in vigore tutta una serie di misure aggiuntive alla tregua. È stato stipulato un vero e proprio cessate il fuoco, con il divieto assoluto di dispiegare armi all'interno e vicino alle aree popolate, nonché di effettuare operazioni offensive, di ricognizione o di sabotaggio.
Le nuove misure vietano anche l'equipaggiamento tecnico delle postazioni e l'uso di droni da parte delle parti in conflitto vicino alla linea di contatto, inoltre tali misure prevedono una responsabilità disciplinare in caso di violazione del regime di cessate il fuoco. Secondo tali misure, gli ordini di cessate il fuoco, atti a mantenere la tregua, devono rimanere in vigore fino alla completa risoluzione del conflitto.

Il conflitto nel Donbass

Il conflitto nel Donbass tra il governo ucraino e le autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk (DPR e LPR) è in corso dall'aprile 2014. Le ostilità sono iniziate dopo che la DPR e la LPR hanno dichiarato l'indipendenza, a seguito del colpo di Stato a Kiev nel febbraio del 2014.
Gli accordi di pace di Minsk, volti a trovare una soluzione politica al conflitto, sono stati negoziati dai leader di Francia, Germania, Russia e Ucraina, il così detto Formato Normandia, nel febbraio del 2015.
Tuttavia, gli accordi finora non sono stati rispettati e continuano scontri sporadici. Mosca ha ripetutamente affermato che Kiev non sta rispettando gli accordi di Minsk e sta ritardando i negoziati per risolvere il conflitto.
Il Ministero degli Esteri russo aveva precedentemente notato che Kiev aveva inviato metà dell'intero contingente delle forze armate ucraine nel Donbass, esprimendo anche preoccupazione verso i Paesi occidentali, che continuano a fornire supporto militare al governo ucraino.
Ciò si svolge sullo sfondo delle continue accuse da parte dei media occidentali «sull'imminente invasione» russa dell'Ucraina, affermazioni che Mosca respinge come infondate e assurde. Il Cremlino sottolinea che queste accuse vengono utilizzate come pretesto per giustificare la crescente presenza militare della Nato vicino ai confini della Russia.

(Fonte: it.sputniknews.com)

Militari Militari ucraini nei pressi della linea di demarcazione nel Donbass. CC BY 2.0 / Ministry of Defense of Ukraine / Vadim Kovalov. Da: it.sputniknews.com.