Repubblica di Lugansk - Provocazioni da Kiev

Lugansk, 17 febbraio 2022 - L'esercito ucraino ha sparato colpi di mortaio e granate in quattro località dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (RPL), giovedì alle 3.30, ora italiana (4.30, ora locale), secondo il Centro Congiunto per il Controllo e il Coordinamento del regime di cessate il fuoco (JCCC).
L'attacco è avvenuto nel contesto delle tese relazioni tra Russia e Nato, i cui membri hanno affermato che il presunto ammasso di forze militari di Mosca vicino ai confini dell'Ucraina avrebbe portato a un'«invasione». Mosca ha più volte smentito le accuse, avvertendo della possibilità di provocazioni da parte di Kiev, nel tentativo di risolvere con la forza il conflitto nel Donbass.
«Le unità armate ucraine hanno gravemente violato il regime di cessate il fuoco, utilizzando armi che, in conformità con gli accordi di Minsk, dovrebbero essere ritirate», ha osservato un ufficiale della missione della RPL presso il JCCC.
Gli accordi di Minsk, concordati nel febbraio 2015, prevedono un cessate il fuoco tra le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk (RPD e RPL) e Kiev, il ritiro del personale militare, la ripresa dei legami economici e la riforma costituzionale in Ucraina, che avrebbe dovuto assicurare la sicurezza nazionale delle repubbliche e i loro diritti.
Il presidente russo Vladimir Putin, in precedenza, aveva sottolineato che gli accordi di Minsk sul conflitto nell'Ucraina orientale rappresentano l'unica soluzione possibile alla questione, ma Kiev non vuole rispettarli. Secondo Putin, l'Ucraina ha trascinato i negoziati per risolvere il conflitto e, in questo contesto, la Nato ha dispiegato attrezzature militari più vicino al confine con la Russia.
Il conflitto nell'Ucraina orientale è iniziato nel 2014, dopo un colpo di Stato a Kiev. Donetsk e Lugansk hanno rifiutato di riconoscere il nuovo governo e hanno proclamato la loro indipendenza dall'Ucraina. In risposta, Kiev ha lanciato un'operazione militare.
La guerra ha causato almeno 31.000 vittime, mentre oltre 2,5 milioni di civili sono stati sfollati, centinaia di migliaia dei quali sono fuggiti in Russia e sono stati naturalizzati. Il mese scorso, Mosca ha avvertito che non avrebbe tollerato alcuna provocazione da parte di Kiev nel Donbass, né alcun attacco contro i cittadini russi che vivono lì.

(Fonte: it.sputniknews.com)


Artiglieria Artiglieria esercito ucraino nel Donbass. © AP Photo / Evgenij Maloletka. Da: it.sputniknews.com.