Russia - Nazionalisti bombardano Mariupol

Mosca, 5 aprile 2022 – Dal 31 marzo, i nazionalisti ucraini a Mariupol non hanno osservato il regime del silenzio e successivamente hanno bombardato i corridoi umanitari, ha affermato il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo.
«I militanti dei battaglioni nazionalisti non hanno rispettato una volta i requisiti per osservare il regime del silenzio dal 31 marzo e il 4 e 5 aprile 2022 hanno aumentato l'intensità dei bombardamenti indiscriminati, anche con l'uso di colpi di mortaio, su una sezione della corridoio adiacente a Mariupol», ha detto.

Secondo il capo del Centro di controllo, ciò conferma che le autorità di Kiev non sono in grado di controllare le azioni dei nazionalisti e garantire la sicurezza dei civili e dei cittadini stranieri durante le operazioni umanitarie.

Ha anche osservato che, nonostante le misure senza precedenti adottate dalla Federazione Russa in risposta alle iniziative umanitarie di Germania, Turchia e Francia per evacuare cittadini stranieri e civili da Mariupol, un'altra operazione umanitaria organizzata e preparata dalla parte russa è stata nuovamente cinicamente interrotta oggi.
In precedenza, il portavoce del Ministero della Difesa, il maggiore generale Igor Konashenkov, aveva affermato che la Russia aveva presentato a Kiev proposte sulla possibilità per i militari di deporre volontariamente le armi, ma erano state ignorate, quindi l'esercito russo, insieme alle forze di sicurezza della Repubblica popolare di Donetsk (DPR), continuerebbe a combattere per Mariupol.
Il 24 febbraio la Russia ha lanciato un'operazione militare speciale per smilitarizzare e denazificare l' Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha definito il suo obiettivo «la protezione delle persone che sono state oggetto di persecuzione e genocidio dal regime di Kiev per otto anni».
Secondo il Ministero della Difesa, le Forze Armate colpiscono solo l'infrastruttura militare e le truppe ucraine e, a partire dal 25 marzo, hanno completato i compiti principali della prima fase: hanno ridotto significativamente il potenziale di combattimento dell'Ucraina. L'obiettivo principale dell'operazione nel dipartimento militare russo è chiamato la liberazione del Donbass.

(Fonte: RIA Novosti)


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