Russia - Consacrazione episcopale a Mosca

Mosca, 6 maggio 2022 - Nel giorno della memoria del Grande Martire Giorgio il Vittorioso, festa dell'icona di Iviron della Madre di Dio (seconda acquisizione della copia dell'icona nel 2012), Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Chiesa Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.

Durante il servizio divino, l'archimandrita Klaudian (Polyakov) è stato consacrato vescovo di Taldykorgan, vicario della diocesi di Astana (Distretto metropolitano della Chiesa ortodossa russa nella Repubblica del Kazakistan).

Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Alexander di Astana e Kazakistan, capo del Distretto metropolitano nella Repubblica del Kazakistan; il metropolita Pavel di Krutitsij e Kolomna, vicario patriarcale della metropolia di Mosca; il metropolita Dionisij di Voskresensk, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la città di Mosca; l’arcivescovo Antonij degli Urali e di Atyrau; il vescovo Gennadij di Kaskelen, responsabile degli affari del Distretto metropolitano nella Repubblica del Kazakistan; il vescovo Varnava di Pavlodar ed Ekibastuz; l'arcivescovo Sevastian di Karaganda e Shakhty; il vescovo Amfilokhij di Ust-Kamenogorsk e Semipalatinsk; il vescovo Siluan di Pavlovo-Posad, vicedirettore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il vescovo Serapion di Kokshetau e Akmola; il vescovo Vladimir di Petropavlovsk e Bulaevo; il vescovo Ignatij di Aktobe e Kyzylorda; il protopresbitero Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la città di Mosca; l'arciprete Mikhail Ryazantsev, decano della Cattedrale di Cristo Salvatore; l'archimandrita Aleksej (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; il sacerdote Georgij Sidorov, capo della Segreteria amministrativa del capo del Distretto metropolitano nella Repubblica del Kazakistan; i chierici del Distretto metropolitano nella Repubblica del Kazakistan, i chierici dei podvorje patriarcali, i chierici e gli abitanti di monasteri e podvorje stavropigiali, il clero di Mosca.

Nel tempio erano presenti il viceministro del Ministero delle Situazioni di emergenza della Russia A.M. Gurovich, il consigliere del ministro del Ministero delle Situazioni di emergenza della Russia A.V. Merzlikin, il segretario del Distretto metropolitano nella Repubblica del Kazakistan, Operaio d'Arte onorato della Russia O.N. Ovchinnikov.

Tra coloro che hanno pregato durante il servizio divino c'erano anche il capo del Corpo dei cadetti di San Giorgio di Mosca «Maresciallo dell'Unione Sovietica G.K. Zhukov», il colonnello V. Yu. Bondyukov e i cadetti Zhukovtsy. Il corpo dei cadetti esiste a Mosca dal 1995. Attualmente, le classi dei cadetti operano nella scuola № 1409.

Gli inni liturgici sono stati eseguiti dal coro patriarcale della Cattedrale di Cristo Salvatore (diretto da I. B. Tolkachev).

Il servizio patriarcale è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore», nonché sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa, Patriarhiya.ru.
Al piccolo ingresso, con decreto di Sua Santità il Patriarca Kirill, sono stati elevati al rango di arcivescovi i vescovi del Distretto metropolitano nella Repubblica del Kazakistan: il vescovo Varnava di Pavlodar e Ekibastuz, il vescovo Sevastian di Karaganda e Shakhtinsky, il vescovo Amfilokhij di Ust-Kamenogorsk e Semipalatinsk, il vescovo Serapion di Kokshetau e Akmola, il vescovo Vladimir di Petropavlovsk e Bulaevo. L'elevazione al rango di arcivescovo è avvenuta in conformità al paragrafo 2.2.1 del Regolamento sui premi, adottato dal Consiglio episcopale della Chiesa ortodossa russa nel 2017. Secondo il comma specificato, il rango di arcivescovo è stabilito per il vescovo diocesano di città e regioni, che non fanno parte della metropolia.

Con decreto di Sua Santità il Patriarca Kirill, per il diligente servizio alla Santa Chiesa, un certo numero di chierici dei podvorje patriarcali, sacerdoti e abitanti di monasteri e podvorje stavropegiali sono stati insigniti dei riconoscimenti gerarchici liturgici per la festa della Santa Pasqua:

il diritto di indossare la seconda croce con decorazioni

- archimandrita Ieronim (Karpov), rettore della Chiesa della Dormizione della Madre di Dio a Gorodok, città di Zvenigorod, regione di Mosca, podvorje del Monastero di San Savino di Storozhi;

il diritto di servire la Divina Liturgia con le porte reali aperte all’«Inno dei Cherubini»

- igumeno Daniel (Gridchenko), abitante del Monastero stavropigiale della Risurrezione della Nuova Gerusalemme;
- igumeno Makarij (Kraevsky), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- igumeno Vladimir (Maslov), abitante del Monastero stavropigiale di Santa Caterina nella città di Vidnoe, nella regione di Mosca;

il diritto di indossare la croce pettorale con decorazioni

- ieromonaco Isaak (Boyanov), abitante della Lavra della Santa Trinità di San Sergio;
- ieromonaco Mefodij (Kapustin), abitante del Monastero stavopigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- igumeno Iosif (Kryukov), capo facente funzioni del podvorje di San Pietroburgo del Monastero di Valaam;
- ieromonaco Ioann (Ledyaev), abitante del Monastero stavopigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- ieromonaco Efrem (Polyak), abitante del Monastero stavropigiale di San Savino di Storozhi;
- arciprete Vladimir Postnikov, chierico del Monastero stavropigiale di San Nicola di Shostye;
- igumeno Simon (Privezentsev), abitante del Monastero stavopigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- arciprete Aleksej Samoilov, chierico del podvorje della Dormizione dell'Eremo di Optina a San Pietroburgo;
- ieromonaco Luka (Khudyakov), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- arciprete Aleksej Shulekin, chierico del podvorje della Dormizione dell'Eremo di Optina a San Pietroburgo;

il diritto di indossare la palitsa

- ieromonaco Grigorij (Verdjan), abitante del Monastero stavropigiale della Trasfigurazione del Salvatore di Valaam;
- sacerdote Georgij Volkov, rettore della Chiesa dell'Icona della Madre di Dio di Kazan, podvorje patriarcale di Yalta;
- arciprete Oleg Zorin, chierico della Chiesa dell’icona di Kazan della Madre di Dio del podvorje di San Pietroburgo del Monastero di Valaam;
- sacerdote Georgij Kirindas, chierico del Monastero stavropigiale di Borisoglebsk di Anosino;
- ieromonaco Anastasij (Mikheev), abitante del Monastero stavropigiale della Resurrezione della Nuova Gerusalemme;
- ieromonaco Vladislav (Rusin), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- arciprete Georgij Tjutjundzhji, rettore della Chiesa della Trinità Vivificante, podvorje del Monastero di San Savino di Storozhi nel villaggio Ershovo, regione di Mosca;

il diritto di indossare la croce pettorale d'oro

- ieromonaco Vadim (Basov), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- sacerdote Valerij Bylba, chierico della Chiesa dell'Intercessione della Santissima Madre di Dio presso il podvorje del Monastero di San Iosif di Volotsk;
- sacerdote Gennadij Bylba, chierico della Chiesa dell'Ascensione del Signore, assegnata al Monastero di San Iosif di Volotsk;
- sacerdote Ioann Gritsajuk, chierico della Chiesa di Tutti i Santi, podvorje del Monastero di Valaam nella città di Priozersk, nella regione di Leningrado;
- ieromonaco Maksim (Zhilinskij), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- ieromonaco Afanasij (Ivanov), decano del Monastero stavropigiale di San Savino di Storozhi;
- ieromonaco Paisij (Konovalenko), abitante del Monastero stavropigiale della Risurrezione della Nuova Gerusalemme;
- sacerdote Aleksandr Melnikov, chierico del Monastero stavropigiale della Santa Trinità di Santo Stefano di Makhra;
- ieromonaco Pankratij (Muljukin), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- sacerdote Georgij Suntsov, rettore della Chiesa di San Nicola di Myra, podvorje del Monastero di San Savino di Storozhi a Savvinskaya Sloboda, regione di Mosca;
- ieromonaco Rafail (Yankevich), abitante nel podvorje di San Pietroburgo del Monastero di Valaam;

il diritto di indossare la kamilavka

- sacerdote Petr Cherepanov, chierico dell'Eremo stavropigiale di Kazan di Sant'Ambrogio;

il diritto di indossare la nabedrennika

- ieromonaco Trofim (Vanin), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;
- ieromonaco Feofan (Demakov), abitante del Monastero stavropigiale della Trasfigurazione del Salvatore di Valaam;
- ieromonaco Amvrosij (Ivanov), abitante del Monastero stavropigiale di San Savino di Storozhi;
- ieromonaco Mark (Trushkov), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina;

il diritto di indossare il doppio orarion

- ierodiacono Misail (Buldakov), abitante del Monastero stavropigiale della Presentazione dell’Eremo di Optina.

Nel corso della Liturgia, Sua Santità il Patriarca Kirill ha ordinato presbitero lo ierodiacono Boris (Zelyuchenko), chierico della Chiesa dell'Intercessione dell'Accademia Teologica di Mosca.

Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dall'arciprete Alexander Berezovsky, chierico della Chiesa dell'Annunciazione della Santissima Madre di Dio nel Parco Petrovsky a Mosca.

Al termine della Liturgia il Primate della Chiesa ortodossa russa ha ammonito il vescovo Klaudian di Taldykorgan al servizio e gli ha consegnato il pastorale del vescovo. Secondo la tradizione, il neo consacrato vescovo ha impartito ai fedeli la prima benedizione arcipastorale.

Poi Sua Santità il Patriarca Kirill ha eseguito il servizio di glorificazione del Grande Martire Giorgio il Vittorioso, dopo di che si è rivolto ai fedeli con la parola primaziale.

«Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!

Oggi è la memoria del Grande Martire Giorgio il Vittorioso, simbolo della vittoria. Un guerriero che ha sconfitto la forza più terribile: il diavolo. Sempre, quando il male trionfa, questa forza ontologica oscura è presente, ma Giorgio il Vittorioso l'ha sconfitta. Naturalmente, non solo dal potere umano, perché quel potere non può essere sconfitto dal potere umano. Ma il Signore si è compiaciuto di onorare San Giorgio con la potenza di Dio in modo che potesse vincere la potenza del diavolo. Ecco perché Giorgio il Vittorioso è sempre stato un simbolo della vera vittoria: la vittoria della verità sul male, la vittoria della vita sulla morte. E non è un caso che sia stato nell'Impero russo, un paese ortodosso che ha dovuto conquistare con la forza il diritto alla vita non secondo gli schemi degli altri, non secondo le leggi degli altri, ma secondo la propria verità, proveniente proprio dalle stesse fonti della nostra fede, che l'Ordine di San Giorgio il Vittorioso divenne il più alto riconoscimento militare. Inoltre, questo premio è stato assegnato non solo e nemmeno tanto ai capi militari, ma agli eroi di qualsiasi grado. Pertanto, questo ordine era venerato in modo speciale nell'Impero russo e, grazie a Dio, nella Russia di oggi, Giorgio il Vittorioso è anche venerato sia come santo che come simbolo della vittoria militare, dell'abilità militare.

Quando terminò la Grande Guerra Patriottica, si iniziò a celebrare il giorno di San Giorgio il Vittorioso. Non è così importante quando abbiamo iniziato a celebrare la Vittoria. La cosa più importante è che questa Vittoria è davvero direttamente collegata a San Giorgio il Vittorioso, e non è questa una prova di chi è stato con noi in questa terribile battaglia contro il fascismo? Naturalmente, il Signore ha aiutato. Abbiamo peccato molto negli anni precedenti – sia la rivoluzione che la guerra civile, l'espropriazione e la distruzione di interi gruppi di persone - cosa non c’era! Enormi ingiustizie stavano avvenendo sotto gli slogan della costruzione di una società giusta - la più giusta - del mondo. E il nostro popolo ha subito grandi sacrifici, ma è uscito da questa guerra completamente diverso. E il fatto che nell'anno della Vittoria il ricordo del Santo Grande Martire Giorgio il Vittorioso è coinciso con il giorno della Santa Risurrezione di Cristo fu preso come un segno speciale e una prova che la Vittoria, sul cui altare erano stati compiuti grandi sacrifici, è stata raggiunta dall'eroismo del nostro popolo secondo la provvidenza di Dio e la benedizione di Dio. Questo è il modo in cui il Giorno della Vittoria è stato percepito dalla maggior parte della nostra gente in quell'anno 1945. Ed è sorprendente che anche il maresciallo della vittoria Georgij Zhukov portasse il nome in onore del santo grande martire Giorgio. In qualche modo tutto si è riunito a un certo punto. Qualcuno è riuscito a vedere in questo l'indubbia manifestazione della provvidenza di Dio, qualcuno non ha pensato a nulla, ma per noi, chiamati a comprendere i segni della storia e i segni dei tempi, tutto ciò che è accaduto nel 1945 è stata una prova evidente della misericordia di Dio verso il nostro popolo.

Abbiamo vinto quella terribile guerra, e abbiamo pensato, come tanti altri, che tutto sarebbe finito lì e che non ci sarebbero più state guerre. Quanto potete uccidervi a vicenda, quanto potete soffrire, quanto potete distruggere? Questa era la speranza dell'umanità e le Nazioni Unite sono state create per prevenire possibili guerre - e alla fine non è successo nulla. Grazie a Dio che finora non c'è stata una guerra globale e pregheremo che non accada in futuro, ma quante persone sono morte nei conflitti locali! Pertanto, oggi, rendendoci conto della difficile situazione che si sta sviluppando in Europa, di quanto difficile sia la situazione intorno al nostro Paese, dobbiamo intensificare la nostra preghiera al Signore, alla Sua Madre Purissima, Patrona della Terra di Russia, e al Grande Martire Giorgio - il santo, così strettamente, profondamente, ontologicamente connesso con la nostra Grande Vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Dobbiamo chiedere al Signore di mostrare la Sua misericordia sul nostro Paese, di proteggerlo dai nemici esterni e, aggiungo, da quelli interni. Oggi è il momento di un consolidamento speciale di tutto il nostro popolo. Dobbiamo stare tutti insieme, dobbiamo essere consapevoli che stiamo attraversando un periodo difficile, pericoloso e, in un certo senso, fatale della nostra storia. E rivolgeremo le nostre preghiere a San Giorgio il Vittorioso, a tutti i santi che hanno illuminato la terra russa, affinché il nostro Paese rimanga libero, indipendente nel pieno senso della parola da tutti i centri di potere mondiali, perché solo così può esistere un grande Paese ortodosso, con un gran numero anche della pia popolazione islamica, che ha dimostrato con la vita e le vittime la sua fedeltà alla Russia. Questa straordinaria combinazione di prodezza, coraggio e fede del nostro popolo dà ancora oggi speranza per la nostra vittoria, per sbarazzarci di tutti i nemici che vogliono invadere il nostro Paese, la nostra terra. Preghiamo San Giorgio, nel giorno della cui memoria il nostro popolo ottenne la Vittoria nella guerra più terribile di tutta la storia umana, affinché colui, che senza dubbio ci ha accompagnato in quella lotta disperata e terribile per la sopravvivenza e la salvezza del popolo e del Paese, sia oggi con noi, con il nostro popolo, con il nostro esercito, con le nostre autorità. Ma, prima di tutto, che San Giorgio davanti al trono di Dio preghi per la terra russa.

Mi congratulo di cuore con tutti voi, miei cari vescovi, padri e fratelli, per questa meravigliosa festa. Vorrei ripetere ancora e ancora che non solo con la forza delle armi, ma soprattutto con la forza dello spirito e la forza della nostra fede, l'esistenza libera e indipendente della nostra Patria è assicurata da secoli. E finché bruceremo di fede, finché uniamo la nostra ardente preghiera alle nostre fatiche sacrificali, ciascuno al suo posto, fino ad allora rimarrà su di noi lo scudo celeste divino, che Giorgio il Vittorioso tiene nelle sue mani, proteggendo la nostra Patria da ogni nemico e avversario.

Mi congratulo con tutti voi per la festa, per la memoria del grande santo di Dio, il taumaturgo Giorgio! Dio vi benedica tutti! Amin».

In considerazione del diligente lavoro arcipastorale e in connessione con l’80° compleanno, l'arcivescovo Antonij degli Urali e di Atyrau è stato insignito dell'Ordine di San Serafino di Sarov, III grado.

In considerazione del diligente lavoro arcipastorale e in connessione con il 60° anniversario della sua nascita, l'arcivescovo Sevastian di Karaganda e Shakhty è stato insignito dell'Ordine di San Sergio di Radonezh, III grado.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; www.patriarhiya.ru)

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Mosca - Servizio patriarcale nel giorno della memoria del Grande Martire Giorgio il Vittorioso nella Cattedrale di Cristo Salvatore. Consacrazione dell'archimandrita Klaudian (Polyakov) a vescovo di Taldykorgan.

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