Russia - Duplice consacrazione a Balashikha

Balashikha, 6 novembre 2022 – Nella 21ª domenica dopo la Pentecoste, festa dell'icona della Madre di Dio «Gioia di tutti coloro che soffrono» (1688), Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha celebrato il rito della grande consacrazione della Chiesa del Santo Principe Vladimir, uguale agli Apostoli, il tempio principale delle truppe della Guardia Nazionale della Federazione Russa, situato a Balashikha, vicino a Mosca, e ha celebrato la Divina Liturgia nella chiesa appena consacrata.

Sulla piazza antistante il tempio erano messi in formazione i membri della compagnia della Guardia d'Onore. Il direttore del Servizio federale delle truppe della Guardia Nazionale della Federazione Russa, generale dell'Esercito V.V. Zolotov, insieme al personale di comando della Guardia russa e al clero, ha incontrato Sua Santità il Patriarca Kirill alle porte occidentali della chiesa.

Durante la Divina Liturgia, l'archimandrita Pavel (Belokrylov) è stato consacrato vescovo di Sarapul e Mozhga (diocesi di Sarapul della metropolia dell’Udmurtia).

Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Pavel di Krutitsij e Kolomna, vicario patriarcale della metropolia di Mosca; il metropolita Dionisij di Voskresensk, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' per la città di Mosca, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il metropolita Viktorin di Izhevsk e dell’Udmurtia; il vescovo Nikolaj di Balashikha e Orekhovo-Zuevo; il vescovo Viktor di Glazov e Igra; il vescovo Feoktist di Pereslavl e Uglich; il protopresbitero Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la città di Mosca; l'archimandrita Aleksij (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l'arciprete Aleksij Mikhalenya, segretario dell'amministrazione diocesana della diocesi di Balashikha, rettore della Chiesa della Natività della Madre di Dio a Balashikha; l'arciprete Maksim Belikov, rettore della Chiesa del Santo Principe Vladimir a Balashikha; l'arciprete Mark Ermolaev, decano del distretto di Bogorodsk della diocesi di Balashikha, presidente del dipartimento interdiocesano per la cooperazione con le forze armate, le forze dell'ordine e i cosacchi; il sacerdote Mikhail Konyukhov, rettore della chiesa di San Nicola a Balashikha, decano del distretto di Balashikha della diocesi di Balashikha; il clero di Mosca.

Al culto erano presenti: il presidente del Partito Liberal Democratico della Russia, capo della fazione LDPR alla Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa, presidente del Comitato per gli Affari internazionali della Duma di Stato L.E. Slutskij; il direttore del Servizio Federale delle truppe della Guardia Nazionale della Federazione Russa, generale dell'Esercito V.V. Zolotov; il presidente della Duma regionale di Mosca I.Ju. Bryntsalov; il deputato della Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa, consigliere del sindaco di Mosca, consigliere del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' per le questioni edilizie, curatore del Programma per la costruzione delle chiese ortodosse a Mosca V.I. Resin; il comandante della Divisione operativa separata intitolata a F.E. Dzerzhinsky a Balashikha, il maggiore generale N.A. Kuznetsov; il capo del distretto urbano di Balashikha della regione di Mosca S.G. Yurov; il capo della città di Sarapul della Repubblica dell’Udmurtia V.M. Shestakov; l’arciprete Vjacheslav Ostroumov, segretario della diocesi di Sarapul.

Nel tempio erano presenti anche i membri del consiglio del Servizio federale della Guardia Nazionale della Federazione Russa, i dipendenti dell'amministrazione della regione di Mosca e del distretto cittadino di Balashikha, i rappresentanti del clero, del personale militare e dei veterani della Guardia Nazionale, filantropi e costruttori del tempio.

Gli inni liturgici sono stati eseguiti dal coro del clero della metropolia di Mosca (diretto dal sacerdote Sergij Golev).

Il servizio patriarcale è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore» e sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa Patriarkhija.ru. I fedeli hanno potuto seguire il culto trasmesso su uno schermo installato davanti al tempio.

Alla litania della «supplica intensa» sono state offerte speciali petizioni, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha letto la preghiera per la Santa Rus'.

Durante la Liturgia Sua Santità il Patriarca Kirill ha ordinato al rango di presbitero il diacono Nikolaj Goncharov, chierico della Chiesa della Discesa dello Spirito Santo al cimitero Lazarevsky di Mosca.

Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dall'arciprete Andrej Korobkov, membro del consiglio diocesano della diocesi di Balashikha, decano del distretto di Orekhovo-Zuevo, rettore della Cattedrale della Natività della Madre di Dio nella città di Orekhovo-Zuevo, nella regione di Mosca.

Al termine della Liturgia, il Primate della Chiesa russa ha ammonito al servizio il vescovo Pavel di Sarapul e Mozhga e gli ha consegnato il pastorale del vescovo. Secondo la tradizione, il neo-consacrato vescovo ha impartito ai fedeli la prima benedizione arcipastorale.

Il vescovo Nikolaj di Balashikha e Orekhovo-Zuevo ha salutato Sua Santità Vladyka e ha presentato in dono a Sua Santità l'icona del Battesimo della Rus'.

Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto ai fedeli con la parola primaziale: ««Grazie, Vostra Eminenza, per le Vostre gentili parole! Saluto cordialmente i confratelli arcipastori, gli alti funzionari che sono presenti al servizio, e tutti voi, miei cari, e mi congratulo con voi in questo giorno!

Ogni volta che ci riuniamo per il culto come Chiesa di Dio, come unica comunità di fede, preghiamo, e le parole delle preghiere che legge il sacerdote, e le parole delle litanie che dice il diacono, ci esortano a pregare non solo per noi stessi, ma anche per molte altre cose. In particolare, ogni volta siamo chiamati a pregare per le autorità e l'esercito, cioè per coloro che hanno una responsabilità speciale per le sorti del Paese. E questa preghiera non dovrebbe essere meccanica. Non dobbiamo ignorare queste petizioni, soprattutto quando le persone affrontano pericoli faccia a faccia, pericoli che sfidano l'esistenza stessa del nostro Paese.

Anche oggi stiamo attraversando tali pericoli e chiediamo al Signore e alla Regina del Cielo, Che, crediamo, ricopra tutta la Rus' con la sua sovrana protezione, affinché salvi il nostro popolo e tutti i popoli della Rus' dalla pericolosa lotta intestina imposta dall'esterno. Sfortunatamente, non tutti i politici sono abbastanza intelligenti da capire da dove soffia il vento e cosa c'è dietro questo desiderio di forze potenti al di fuori della Rus' di spingere le persone a conflitti interni. C'è solo una cosa dietro questo: il desiderio di indebolire la Santa Rus'. Quando dico questo, intendo la Russia, l'Ucraina e la Bielorussia, che, secondo l'eccezionale asceta di pietà Lavrenty di Chernigov, sono la Santa Rus'.

Quindi, dobbiamo capire chiaramente che siamo entrati in un'era del genere. E questa non è solo una provocazione di ostilità, ma una tentazione diabolica volta a spingere il popolo fraterno in lotte intestine. E quindi, oggi la nostra preghiera comune, la preghiera della Chiesa ortodossa russa, i cui figli sono russi, ucraini, bielorussi e tutti gli ortodossi che vivono nelle distese della Rus' storica, è che cessino tutte le lotte intestine, che scompaiano le calunnie del nemico, evaporino, escano dalla vita, e che la Rus' si sviluppi come una potente comunità ortodossa di persone, in grado di opporre la loro vita spirituale e la loro esperienza spirituale a tentazioni estremamente pericolose che corrompono l'anima umana e la spingono nell'abisso del peccato. Queste tentazioni oggi stanno mettendo alla prova la forza del popolo ortodosso che vive nell'immensità di tutta la Santa Rus', e la mia preghiera come Patriarca di tutta la Rus' oggi è principalmente che la pace arrivi nella terra russa, che il conflitto intestino possa finire, quindi che il grande danno all'unità spirituale non è inflitto a tutti i popoli ortodossi che vivono nelle distese della Santa Rus'.

Naturalmente, una responsabilità speciale ricade su coloro a cui è affidato il compito di difendere i confini della nostra Patria, perché possono mirare ovunque, ma colpiranno la Russia. Oggi è una sorta di colonna e fondamento della verità (cfr 1 Tm 3,15). Queste parole sono state pronunciate in relazione alla Chiesa, ma il nostro popolo credente, avendo accolto la parola di Dio con la mente e con il cuore, spazzando via tante tentazioni politiche, culturali, economiche nel corso della storia e rimanendo libero da queste tentazioni, è di per sé un pilastro della verità. Solo Dio concede a tutti noi di attenerci alla fede ortodossa, di astenerci dal peccato, in modo che possiamo essere tali pilastri della verità, percepire la parola di Dio e includerla nella nostra coscienza, nel nostro cuore e nella nostra vita.

Oggi abbiamo pregato per tutti i nostri militari e, naturalmente, specialmente per le nostre guardie. Abbiamo pregato che il Signore dia la forza a coloro che sono chiamati a difendere la Patria, rafforzi la loro volontà e, soprattutto, rafforzi in loro la coscienza della giustezza dell'atto che fa ogni soldato nel difendere la sua Patria. I suoi genitori, la sua famiglia e la sua terra, che il Signore ha dato a tutti noi abitanti della Russia.

Vorrei ancora e ancora dal profondo del mio cuore augurare agli alti rappresentanti delle nostre Guardie, delle Forze armate e di tutte le Forze armate della Federazione Russa di avere, prima di tutto, forza spirituale. Perché dove, per qualche ragione, un'altra forza può indebolirsi, solo la forza dello spirito permette di vincere. Ancora una volta voglio dire che il concetto stesso di “spirito” non è un concetto materiale. Sorprendentemente, anche i marxisti non credenti hanno parlato della forza dello spirito, chiedendo uno spirito forte. Ma come si può chiedere uno spirito forte quando non si crede nello spirito? Ma oggi crediamo nello spirito. Crediamo che una persona abbia non solo un corpo materiale, fisico, ma anche uno spirito immortale, in cui vive tutta questa forza morale, capace di spingere una persona a deporre la sua anima per il suo prossimo. Né nel cervello, né nel fegato, né nei polmoni, né in nessun'altra cosa c'è questo potere - è nello spirito umano. Sfortunatamente, per molti decenni, coloro che sono al potere hanno rifiutato il diritto del nostro popolo ad avere un'anima, ma oggi abbiamo tutti l'opportunità di credere nel Signore, e ringrazio le nostre autorità, le nostre Forze armate e la nostra intellighenzia ortodossa, insegnanti, e ultimo, ma non meno importante, il nostro pio clero per aver rafforzato la forza dello spirito del nostro popolo.

È la forza dello spirito che vorrei augurare oggi alle nostre Guardie, alle Forze armate, al clero e a tutto il popolo credente. Più forte è lo spirito, più potere hanno le persone di resistere a pericolose influenze distruttive esterne e talvolta interne. E che il Signore ci aiuti in questo modo, e non altrimenti, a percorrere la nostra vita, rafforzandoci spiritualmente e servendo così sia la Chiesa che la nostra Patria. Amin».

Sua Santità Vladyka ha ringraziato il vescovo Nikolaj di Balashika e Orekhovo-Zuevo per le sue fatiche e gli ha consegnato una panagia commemorativa, come dono al tempio ha presentato l'icona del grande martire Demetrio di Salonicco.

Poi si è svolta la consegna dei premi della Chiesa. In considerazione del lavoro e dell'assistenza nella costruzione della Chiesa del Santo Principe Vladimir, uguale agli Apostoli a Balashikha, nella regione di Mosca, sono stati premiati:

- il direttore del Servizio Federale delle truppe della Guardia Nazionale della Federazione Russa, generale dell'Esercito della Federazione Russa V.V. Zolotov – la medaglia patriarcale del costruttore di templi;

- l'arciprete Maksim Belikov, rettore della Chiesa del Santo Principe Vladimir a Balashikha, l'Ordine del Principe Vladimir pari agli Apostoli, III grado;

- il presidente della Duma regionale di Mosca I.Ju. Bryntsalov – la medaglia patriarcale del costruttore di templi;

- il direttore generale della compagnia «Krost» , professore dell'Accademia internazionale di Architettura A.A. Dobashin - l'Ordine di Sant'Andrea Iconografo, III grado;

- il capo del distretto urbano di Balashikha della regione di Mosca S.G. Yurov – il diploma patriarcale;

- il primo vicedirettore del Servizio Federale delle truppe della Guardia Nazionale della Federazione russa, il colonnello generale V.N. Strigunov - la medaglia dell'Ordine del Santo Principe Daniele di Mosca;

- il vice capo del distretto urbano di Balashikha della regione di Mosca F.A. Naumenko – il diploma patriarcale.

In conclusione, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' si è rivolto ai credenti: «Mi congratulo con tutti voi, miei cari, per lafesta! E che il Signore protegga la nostra Patria, la nostra città Mosca, la nostra terra e ciascuno di noi nella fede, nella pietà, nella purezza, nell'amore per la Patria e per il nostro prossimo!».

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Il tempio principale della Guardia Russa è stato costruito su donazioni volontarie. Molti militari e dipendenti del dipartimento, membri delle loro famiglie, cittadini e organizzazioni non indifferenti hanno contribuito con i loro fondi personali. Il tempio è stato fondato nel dicembre 2016 e sei mesi dopo è iniziata la sua costruzione. Il 6 marzo 2019 è stata installata una cupola da 11 tonnellate con un diametro di oltre sette metri. Nello stesso anno, sul campanile del tempio sono state installate 14 campane con un peso totale di oltre 7 tonnellate, che sono state fuse in una fabbrica nella città di Zhukovsky, nella regione di Mosca. Artigiani suburbani hanno realizzato un'iconostasi in marmo con una superficie di 68 mq. Per la chiesa battesimale è stata realizzata un'iconostasi lignea. La costruzione del tempio principale della Guardia Russa è stata completata nell'estate del 2020.

Nel tempio è collocata l'icona del santo principe Vladimir, uguale agli Apostoli, che è l'icona principale delle truppe della Guardia Nazionale della Federazione Russa.

Nel tempio è collocata l'icona del santo principe Vladimir, uguale agli Apostoli, che è l'icona principale delle truppe della Guardia Nazionale della Federazione Russa.

La Chiesa del Santo Principe Vladimir è stata originariamente progettata come un tempio di gloria militare, quindi nella sua immagine ha caratteristiche che la associano alla Guardia Nazionale. Le forme laconiche di un potente quadrilatero sostengono la cupola, ricorda gli elmi degli eroi russi. La gamma di colori bianco e bordeaux delle facciate riecheggia i berretti bordeaux dei combattenti della Guardia Russa.

L'altezza dell'edificio è di 42 m, e il tempio è posto anche su un piccolo colle artificiale, che ne sottolinea la posizione dominante sullo sfondo di una zona residenziale. Nella decorazione esterna, il tempio riproduce stilisticamente le tecniche caratteristiche dell'architettura di Mosca e Vladimir dei secoli XIV-XV.

Accanto alla chiesa è stata costruita la casa parrocchiale, dove sono ubicati l'aula magna, la sala di ricevimento del rettore, il refettorio e i locali di servizio. Il territorio adiacente dispone di parchi giochi per bambini e aree pedonali. Le lezioni della scuola domenicale, di canto corale e di belle arti sono aperte a bambini e adulti.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; www.patriarkhija.ru)

Balashika - Servizio patriarcale nella Chiesa del Santo Principe Vladimir, pari agli Apostoli. Consacrazione dell'archimandrita Pavel (Belokrylov) a vescovo di Sarapul. Foto di Oleg Varov.