Russia - Nel giorno della memoria di san Pietro

Mosca, 3 gennaio 2023 - Nel giorno della memoria di san Pietro, metropolita di Kiev, di Mosca e di tutta la Rus’, taumaturgo, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale patriarcale della Dormizione del Cremlino di Mosca, fondata da San Pietro.

All'arrivo nella cattedrale, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha venerato le reliquie di san Pietro, che si trovano nell'altare della Cattedrale della Dormizione.

Sua Santità il Patriarca Kirill ha celebrato la Divina Liturgia con i paramenti realizzati secondo l'antico modello iconografico dei paramenti di san Pietro, e con una copia del pastorale del santo, custodito nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino.





Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Dionisij di Voskresensk, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' per la città di Mosca, vicario del Monastero stavropegico di Novospassky; il metropolita Feognost di Kashira, presidente del Dipartimento sinodale per i monasteri e il monachesimo, vicario del Monastero stavropegico del Don; l'arcivescovo Foma di Odintsovo e Krasnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; l’arcivescovo Matfej di Yegoryevsk; il vescovo Siluan di Pavlovo-Posad, vicedirettore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il vescovo Paramon di Naro-Fominsk; il protopresbitero Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' per la città di Mosca; l'arciprete Mikhail Ryazantsev, decano della Cattedrale di Cristo Salvatore; lo schema-archimandrita Ilija (Nozdrin); l’archimandrita Aleksij (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l’arciprete Vjacheslav Shestakov, rettore delle chiese del podvorje patriarcale a Zaryadye di Mosca, decano della Cattedrale della Dormizione e delle chiese del Cremlino di Mosca; i membri del Consiglio diocesano di Mosca e il clero metropolitano.

Nel tempio erano presenti il vicepresidente della Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa A.Yu. Kuznetsov, il presidente del consiglio di vigilanza del movimento pubblico panrusso «Russia ortodossa» M.M. Ivanov.

I canti liturgici sono stati eseguiti dal coro fraterno della Lavra della Trinità di san Sergio sotto la direzione dello ieromonaco Nestor (Volkov).

La Liturgia è stata trasmessa in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore», oltre che sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa, Patriarkhija.ru.

Alla litania della «supplica intensa» sono state elevate petizioni speciali, il Primate della Chiesa russa ha letto la preghiera per la Santa Rus'.

Durante la Liturgia Sua Santità il Patriarca Kirill ha ordinato al rango di presbitero il diacono Aleksij Istratenkov, chierico della Chiesa dell'Ascensione del Signore fuori dalle porte di Serpukhov di Mosca, e I.A. Palachev, laureato all'Istituto teologico ortodosso di san Tikhon, al rango di diacono.

Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dall'arciprete Dimitrij Konjukhov, rettore della Chiesa della Presentazione del Signore nel distretto Birjulëvo
di Mosca.

Al termine della Liturgia, Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto ai partecipanti al servizio divino con la parola primaziale: «Vostre Eminenze e Grazie! Cari padri, fratelli e sorelle!

Mi congratulo di cuore con tutti voi per la festa di oggi - il giorno della memoria di san Pietro, metropolita di Kiev, di Mosca e di tutta la Rus'.

Iniziamo l'anno astronomico con un servizio divino nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino, e in un certo senso questo è simbolico, perché la Cattedrale della Dormizione è la Cattedrale di tutta la Rus'. E ricordiamo san Pietro, che è anche il Santo di tutta la Rus', e quindi oggi le nostre preghiere sono soprattutto per l'unità della Chiesa di tutta la Rus'.

Nei secoli passati, se contiamo dai tempi della gerarchia di Pietro, metropolita di Kiev, di Mosca e di tutta la Rus', quanti tentativi sono stati fatti da forze ostili sia alla nostra Chiesa che alla Santa Rus' per dividere la Chiesa, creare uno scisma, per contrapporre una parte della Chiesa all'altra, con lo scopo di contribuire ai piani di forze politiche che erano al di fuori della Rus'! La Rus' spaventava con la sua forza, le sue dimensioni e, non ho paura a dirlo, per la sua identità spirituale, per la sua libertà spirituale. Non c'erano praticamente centri che potessero governare la Russia, né politici né spirituali. E, con tutto il rispetto per il Patriarca di Costantinopoli, per la Chiesa Madre, custodita con cura nella Chiesa ortodossa russa, non c'era dipendenza e subordinazione diretta perché era impossibile coprire le vaste distanze da Bisanzio a Mosca, fino a questa collina Borovitsky, al fine di gestire la Chiesa della Rus'. Ma la lontananza di Mosca da Bisanzio non significava una rottura con la tradizione spirituale della Chiesa d'Oriente. Al contrario, la spiritualità di Bisanzio, la sua più ricca eredità, i santi Basilio il Grande, Gregorio il Teologo, Giovanni Crisostomo e altri santi padri, che brillarono nella Chiesa bizantina, furono accettati sia nell'anima che nel cuore e nei pensieri dal nostro popolo e dalla nostra Chiesa, e le prime letture per la nostra gente sono state le letture delle loro opere. Sulle loro parole, sulla loro saggezza, sono stati educati sia il nostro clero che i credenti. E questo legame spirituale con Bisanzio continuò a lungo senza essere oscurato da nulla, fino a quando arrivarono tempi difficili per Bisanzio, che cadde sotto l'influenza religiosa straniera e persino il dominio, e fino a quando molte altre forze iniziarono a lavorare per dividere l'unico corpo della Chiesa ortodossa.

E oggi, come sapete, i nostri rapporti con Costantinopoli non sono facili. Non perché la Chiesa russa lo voglia, ma perché vuole e si sforza di essere libera da ogni sorta di influenze straniere, indipendentemente da come si diffondono nel nostro popolo e nella nostra Chiesa. E quindi, un certo distacco che avviene oggi non è generato da differenze teologiche, ma da una nostra certa cautela affinché non siano presenti nella nostra vita altri influssi davvero pericolosi per la Chiesa ortodossa russa. Ma noi crediamo che il Signore inclinerà la Sua misericordia e la piena comunione di tutte le Chiese ortodosse locali sarà ripristinata. Perché questa divisione è ciò che desiderano le forze ostili all'Ortodossia, e molti sforzi e ogni sorta di strategia sono mirati a strappare l'Oriente ortodosso dalla Russia, dalla Chiesa russa! Lo dico non per sentito dire e non per supposizione: parlo sulla base dei documenti in mio possesso. Era un piano consapevole, usando vari disaccordi, molto insignificanti, per assicurarsi che ci fosse un abisso tra la Russia e gli eredi di Bisanzio.

E oggi, ricordando san Pietro, lo preghiamo affinché la discordia nella Chiesa ortodossa superi tutti noi il più rapidamente possibile. In modo che coloro che hanno la mente annebbiata e che ora si sforzano di essere il più lontano possibile dalla Russia e dalla Chiesa russa si rendano conto che ciò è dannoso per l'unità di tutta l'Ortodossia. Da parte nostra, faremo di tutto perché le Chiese di Dio siano riunite, il dissenso sia superato e nessuna influenza politica esterna, anche la più potente, possa separare la Santa Rus' dagli ortodossi d'Oriente, così che sorga un nuovo scisma, simile a quello che divise le Chiese d'Oriente e d'Occidente.

Pertanto, oggi la nostra preghiera a san Pietro è per l'unificazione delle Sante Chiese di Dio, per l'unanimità tra tutte le Chiese ortodosse locali. Ma, naturalmente, la nostra preghiera speciale è per la Chiesa russa, affinché il Signore protegga la nostra Chiesa da divisioni interne e scismi, mantenga il nostro episcopato e il clero nell'unanimità, nella consapevolezza dell'enorme ruolo e del grande significato che la Chiesa ortodossa russa ha oggi per la conservazione dell'Ortodossia in tutto il mondo. Consapevoli di questa responsabilità, con totale umiltà, non miriamo a nessun primato, cosa che a volte ci rimproverano le persone che cercano di allargare la distanza tra la Chiesa russa e le altre Chiese. Non aspiriamo a nessuna superiorità, con umiltà prendiamo il quinto posto, che è stato definito. Ma nessun posto nella Chiesa ortodossa è migliore o peggiore, più significativo o meno significativo, ma l'intera Chiesa ortodossa nel suo insieme porta in sé la grazia, che è in grado di preservare la verità infallibile. E quindi, nonostante i disordini che hanno colpito oggi la Chiesa ortodossa e che sono il risultato dell'influenza politica su alcune Chiese ortodosse, non abbiamo paura di parlarne oggi. Preghiamo e facciamo di tutto affinché sia ristabilita la piena comunione tra le Chiese ortodosse locali, affinché appaia nuovamente l'unità di intenti e l'opportunità di celebrare insieme i servizi divini.

Pregando san Pietro, che, del resto, visse anche lui, come ho già detto, in un momento difficile, chiederemo la sua intercessione davanti al Signore, affinché attraverso le preghiere del santo si rafforzi l'unità della Chiesa russa, affinché sulla nostra terra non sorgano scismi e divisioni, affinché quelli che si sono separati, possano riunirsi senza che si offuschi la coscienza dogmatica o teologica del popolo di Dio, del clero e dell'episcopato.

Preghiamo san Pietro anche per la città di Mosca, affinché le preghiere del santo raggiungano il trono di Dio e la nostra città sia preservata nella pace e nella forza spirituale, affinché i nostri governanti preservino la saggezza e la fede ortodossa, affinché il nostro popolo, unito intorno alla città di Mosca, preservi l'unità non solo politica, perché gli schemi politici vanno e vengono, ma l'unità spirituale che ci lega tutti al Cremlino e a questa Cattedrale della Dormizione, la Cattedrale di tutta la Rus'. E così sia! Chiediamolo al Signore e a san Pietro, metropolita di Kiev, di Mosca e di tutta la Rus', il taumaturgo, e con le sue preghiere possa il Signore rivolgere la Sua misericordia verso la nostra Patria, il nostro popolo e la nostra Chiesa. Amin».

In conclusione, Sua Santità Vladyka ha eseguito il servizio di glorificazione a san Pietro e ha pregato dinanzi all’arca con le reliquie del santo nell'altare della Cattedrale della Dormizione.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; www.patriarkhija.ru)


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