Sergiev Posad, 21 aprile 2023 - Nel venerdì della Settimana Luminosa, festa dell'icona della Madre di Dio «Sorgente che dà la vita», Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha visitato la Lavra della Trinità di San Sergio.
Nella piazza antistante la Cattedrale della Dormizione del monastero, il Primate della Chiesa ortodossa russa è stato accolto dal vicario della Lavra della Trinità di San Sergio, vescovo Foma di Sergiev-Posad e Dmitrov, e dal capo ad interim del distretto di Sergiev-Posad dell’oblast’ di Mosca D.A. Akulov.
Nella Cattedrale della Dormizione Sua Santità il Patriarca Kirill ha celebrato la Divina Liturgia.
Hanno concelebrato con Sua Santità: il vescovo Foma di Sergiev Posad e Dmitrov; il vescovo Kirill di Zvenigorod, rettore dell'Accademia Teologica di Mosca; l'archimandrita Makarij (Veretennikov), abitante della Lavra della Trinità di San Sergio; l’archimandrita Pavel (Krivonogov), vicario del Monastero stavropegico di San Sava di Storozhka; l’archimandrita Aleksej (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l’archimandrita Diodor (Didkovsky), abitante della Lavra della Trinità di San Sergio; i chierici e gli abitanti della Lavra, il clero di Mosca.
Al servizio divino erano presenti: il capo ad interim del distretto di Sergiev Posad dell’oblast’ di Mosca D.A. Akulov, il direttore generale ad interim dell'impresa artistica e produttiva «Sofrino» A.V. Potëmkin.
I canti liturgici sono stati eseguiti dal coro fraterno della Lavra della Trinità di San Sergio sotto la direzione dello ieromonaco Nestor (Volkov) e dal coro dell'Accademia Teologica di Mosca sotto la direzione di V.V. Chuvilov.
Il servizio patriarcale è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore», nonché sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa, Patriarkija.ru.
Alla litania della supplica intensa» sono state elevate petizioni speciali, il Primate della Chiesa russa ha letto la preghiera per la Santa Rus'.
Durante la Liturgia Sua Santità Vladyka ha ordinato lo ierodiacono Sampson (Gavrjushin), abitante della Lavra della Trinità di San Sergio al rango di ieromonaco.
Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dall'igumeno Filipp (Elshin), abitante della Lavra della Trinità di San Sergio.
Al termine della Liturgia Sua Santità il Patriarca Kirill ha eseguito un servizio di preghiera (moleben) per la benedizione dell'acqua nella Cattedrale della Dormizione.
Quindi si è svolta una processione religiosa intorno alla Cattedrale della Dormizione.
Il vescovo Foma di Sergiev Posad e Dmitrov, a nome dei fratelli e dei fedeli, ha rivolto parole di benvenuto a Sua Santità Vladyka e ha presentato a Sua Santità un uovo di Pasqua.
Il Primate della Chiesa russa dalla scalinata della cattedrale ha rivolto ai fedeli la parola primaziale: «Grazie dal profondo del mio cuore, Vladyka Vicario, per le vostre gentili parole!
Vorrei salutare tutti i confratelli arcipastori, il clero e voi, miei cari pellegrini e parrocchiani abituali di questo santo monastero, e congratularmi con voi per la meravigliosa festa. Oggi celebriamo la Pasqua di Dio qui, in questa terra santa, nel cuore dell'Ortodossia russa – nella Lavra della Trinità di San Sergio.
Questo monastero divenne famoso principalmente grazie all'impresa spirituale di San Sergio, ma non solo grazie a lui! Quanti seguaci di San Sergio hanno lavorato qui! Sappiamo di qualcuno, qualcuno è passato alla storia, ma non sappiamo nulla di qualcuno. Ma erano tutti libri di preghiere per la terra russa, per il nostro popolo, e nel silenzio delle loro celle vegliavano spiritualmente, stando davanti al Signore e rivolgendogli preghiere - per la salvezza del Paese in tempi difficili e terribili dell'invasione di stranieri o di conflitti interni, e per il nostro popolo. E quanto tempo è già passato dal colpo di stato ateo, quando chiese e monasteri sono stati chiusi nel Paese, quando è stata chiusa anche la Lavra! La nuova generazione non ricorda e, forse, non sa nemmeno di tutta questa difficile storia. Ma le mura della Lavra, avendo assorbito tutto questo, ricordano.
Pertanto, dobbiamo ringraziare il Signore che oggi viviamo in un tempo di pace; per il fatto che oggi le autorità hanno rivolto lo sguardo verso il popolo e la Chiesa e non ci sono più persecutori e oppressori. C'è un solo oppressore e persecutore, e cioè noi stessi, se, pur continuando a dirci cristiani, viviamo in un modo completamente diverso da come dovrebbero vivere i discepoli di Cristo. Perché la Chiesa sia forte nella sua vita spirituale interiore, non basta che fioriscano i monasteri e le chiese. È necessario che la fede di Cristo si rifletta realmente nella vita di ciascuno di noi.
Cosa significa "riflettere"? Questo significa che dobbiamo seguire il Signore, i Suoi comandamenti, le Sue parole. Dobbiamo prima di tutto imparare a fare del bene ai vicini e ai lontani. Questo dovrebbe essere il nostro compito. Non solo per aumentare le risorse materiali, non solo per cercare promozioni, non solo per acquisire proprietà, vestiti, scarpe, acquistare automobili e così via, che è ciò che molti sono così impegnati ora - tanto che non c'è abbastanza tempo per qualunque altra cosa! Dovremmo avere tempo per la cosa più importante: pregare il Signore per il nostro Paese, per le nostre autorità e il nostro esercito e per tutte le persone, in modo che il Signore rivolga la misericordia sulla nostra Patria.
Sapete tutti che il nostro popolo e il nostro Paese stanno attraversando circostanze esterne molto difficili. Sembra che qualcuno al di fuori del nostro Paese sia diventato così consapevole del divergente sviluppo della civiltà della Russia ortodossa e del mondo occidentale da credere che questa divergenza possa già diventare una ragione o una scusa per sconfiggere la Russia con la forza. Crediamo che questo non accadrà mai! Primo, perché il Signore è con noi. In secondo luogo, ma non per ultimo, perché il nostro popolo è stato educato in modo tale - anche nella tradizione spirituale emanata dalla Chiesa ortodossa - che la difesa della Patria è il più grande dovere e un atto sacro. E oggi, quando i nostri combattenti difendono la Russia lì, nel Donbass, dobbiamo ricordare che non stanno combattendo contro qualche fenomeno locale pericoloso e ostile nei confronti della Russia, stanno combattendo per il futuro del nostro Paese. E invito tutti voi a elevare oggi una preghiera speciale per il nostro Presidente, per le autorità e per il nostro esercito, e per tutto il popolo, affinché nessuna forza malvagia esterna e interna possa dividerci e quindi indebolirci.
Queste parole sono facili da pronunciare qui, nella Lavra della Trinità di San Sergio. Non è per questo che pregava San Sergio? Non ha chiesto al Signore di unire i russi? Non è stato lui a chiedere al Signore la vittoria nella battaglia decisiva contro un terribile avversario? È stato il reverendo a benedire Peresvet e Oslyabya, e sappiamo che sebbene i nostri soldati non si siano riuniti per l'ultima volta per combattere il nemico, ma quella battaglia è stata significativa, storica e veramente vittoriosa, perché il popolo russo ha acquisito fiducia nelle proprie possibilità e capacità di difendere la sua patria e scacciare il nemico, superiore a noi in molti modi.
Dio conceda che anche oggi la fede ortodossa nutra il nostro popolo con forza spirituale, infiammando l'amore per la Chiesa, per la Patria e gli uni per gli altri. Oggi dobbiamo essere davvero uniti. Tutte le nostre perplesse domande reciproche, la nostra irritabilità, la nostra ostilità devono essere relegate all'estrema periferia. Oggi l'ostilità reciproca è come il tradimento della Patria. Non dovrebbe esserci ostilità! Dobbiamo superare tutto questo con il potere di Dio e la preghiera, infiammati dall'amore per la Patria e gli uni per gli altri, e allora avremo il potere che temeranno tutti coloro che sognano la distruzione della terra russa.
Possa il Signore aiutarci in tutto questo, affinché attraverso le preghiere del grande santo di Dio, san Sergio, il difensore della nostra Patria, la fede nel nostro popolo, la forza spirituale, l'amore per la Patria e l'amore reciproco siano rafforzati. Amin. Cristo è risorto!».
In ricordo del servizio divino, Sua Santità il Patriarca Kirill ha presentato in dono alla Lavra un dipinto raffigurante la Resurrezione di Cristo.
In considerazione del diligente lavoro arcipastorale e in connessione con il 40° anniversario della nascita, Sua Santità Vladyka ha conferito al vescovo Foma di Sergiev Posad e Dmitrov l'Ordine di San Sergio di Radonezh, III grado.
In conclusione, Sua Santità il Patriarca Kirill ha venerato le reliquie di San Sergio di Radonezh nella Cattedrale della Trinità, nonché i santuari della Cappella di San Nikon e della Camera di San Serapione.
(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; www.patriarkhija.ru)
Sergiev Posad - Servizio patriarcale nel venerdì della Settimana Luminosa presso la Lavra della Trinità di San Sergio. Foto di Sergej Vlasov.
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