Russia - Nel giorno della Radonitsa

Mosca, 25 aprile 2023 – Il martedì della seconda domenica dopo la Pasqua, giorno della Radonitsa, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha celebrato la Divina Liturgia e la commemorazione pasquale dei defunti nella Cattedrale dell'Arcangelo del Cremlino di Mosca.
Hanno concelebrato con Sua Santità: l'arcivescovo Foma di Odintsovo e Krasnogorsk, capo del Segretariato amministrativo del Patriarcato di Mosca; il vescovo Sava di Zelenograd, vicedirettore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; l’archimandrita Aleksej (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l'arciprete Andrej Shumilov, rettore della Chiesa dell'Arcangelo Michele presso le cliniche di Devichye Pole a Mosca; l'arciprete Vjacheslav Shestakov, rettore delle chiese del podvorje patriarcale a Zarjadye di Mosca, sagrestano della Cattedrale patriarcale della Dormizione e delle chiese del Cremlino di Mosca; il sacerdote Andrej Shumkin, decano delle chiese nel distretto della Dormizione di Mosca, rettore della Chiesa di San Nicola di Myra, podvorje patriarcale nel quartiere di Shchukin a Mosca; il clero di Mosca.

Al servizio divino erano presenti i membri del Gruppo di lavoro per il coordinamento delle relazioni bilaterali tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa malankarese: il metropolita Leonid di Klin, esarca patriarcale d'Africa, co-presidente del gruppo di lavoro; lo ieromonaco Stefan (Igumnov), segretario del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca per le relazioni intercristiane, segretario del gruppo di lavoro; il metropolita Abraham Mar Stephanos, capo della Diocesi di Gran Bretagna, Europa e Africa; il sacerdote Ashwin Fernandis, direttore esecutivo del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa malankarese.

Inoltre, al servizio divino era presente il deputato della Duma di Stato dell'Assemblea federale della Federazione Russa, starosta della Cattedrale patriarcale della Dormizione del Cremlino di Mosca, N.Ju. Chaplin.

Durante la Liturgia ha cantato il coro giovanile della Chiesa del grande martire Demetrio di Tessalonica, podvorje patriarcale nel villaggio di Dmitrovskoe, distretto di Krasnogorsk, regione di Mosca, sotto la direzione di A.M. Kharkov.

Il servizio divino è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore», nonché sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa Patriarkhija.ru.

Alla litania della «supplica intensa» sono state elevate petizioni speciali, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha letto la preghiera per la Santa Rus'.

Alla litania funebre sono state innalzate preghiere per il riposo delle anime dei servi di Dio defunti - «i sempre memorabili Primati della Chiesa russa, i costruttori e i governanti della Santa Rus’, i nobili principi e principesse, zar e zarine, e tutti coloro che erano al potere, che avevano la cura della fede immacolata e che, con diligenza nella fede della legge cristiana, hanno governato il nostro Paese, sepolti in questo luogo di riposo e in altri luoghi e tutti gli antenati che sono morti da tempo immemorabile, padri e fratelli, di loro ora facciamo memoria».

Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dal sacerdote Igor Levtrinskij, chierico della Chiesa dell'icona di Kazan della Madre di Dio sulla Piazza Rossa a Mosca.
Al termine della Liturgia, Sua Santità il Patriarca Kirill ha celebrato una litiya funebre e ha incensato le lapidi situate nella Cattedrale dell'Arcangelo del Cremlino.

Quindi Sua Santità Vladyka si è congratulato con i partecipanti al servizio divino nel giorno della commemorazione pasquale dei defunti: «Cristo è risorto!

Mi congratulo di cuore con tutti voi, cari vescovi, padri, fratelli e sorelle, in questo speciale giorno pasquale, in cui ricordiamo i defunti. Ricordiamo i nostri parenti, i nostri cari, così come coloro che hanno servito in modo particolare per la Chiesa e per la nostra Patria - Sua Santità i Patriarchi, i Metropoliti di tutta la Rus', così come i nostri zar e zarine, che, essendo persone ortodosse, hanno fatto di tutto per rafforzare la fede ortodossa nella Chiesa. Dopotutto, sappiamo che tra le persone regnanti, che portavano la massima responsabilità statale in Russia, ci sono quelli che sono canonizzati come santi. Non perché fossero buoni amministratori, ma perché erano sia buoni amministratori che santi nella vita.

Questa straordinaria capacità di combinare la santità con l'adempimento onesto del dovere, con un'elevata professionalità, è una sorta di esempio e modello assoluto di come dovrebbe essere non solo uno statista, ma anche chiunque sia responsabile degli altri, indipendentemente dal livello di potere che ha. I nostri santi zar e zarine, granduchi e principesse dovrebbero essere esempi per tutti coloro che sono al potere oggi.

Cos'è questo ministero speciale che hanno svolto? Questo ministero può essere paragonato solo al monachesimo. Erano tutte persone sposate, perché doveva essere così, perché il potere reale passava dai genitori ai figli. Ma loro, essendo persone di famiglia, vivevano non per se stesse, ma per la Chiesa, il popolo e lo Stato, identificandosi pienamente con il destino del popolo e dello Stato. Non erano politici a pagamento o per scelta: erano a capo dello Stato per volontà di Dio ed erano consapevoli della loro vocazione, che veniva trasmessa dai genitori ai figli.

Anche se valutiamo criticamente le attività di coloro che erano al potere in Russia, poi, ovviamente, si possono dire parole più lodevoli su qualcuno, meno lodevoli su qualcun altro; ma non c'era un solo traditore tra loro. Queste erano persone che hanno dato completamente la loro vita e il loro destino nelle mani di Dio e si sono dedicate al servizio del popolo. Ecco perché riposano in questa meravigliosa Cattedrale dell'Arcangelo del Cremlino, nella quale visitandola e pregando ci inseriamo nella catena storica legata alla grande impresa dei nostri predecessori. Coloro che hanno preservato la terra russa, che hanno preservato la fede ortodossa, tanto che anche nell’atemporalità senza Dio, quando le autorità atee agivano qui al Cremlino, distruggendo la Chiesa, ai suoi nemici niente è riuscito. E il fatto che oggi celebriamo un servizio nella chiesa della cattedrale del Cremlino di Mosca ne è una vivida prova.

Ma affinché possiamo sperare nel futuro, al fatto che la fede ortodossa non lascerà la vita del nostro popolo e che le generazioni future la percepiranno nello stesso modo in cui l'hanno percepita le generazioni precedenti - dobbiamo tutti preservare la fede ortodossa. E non solo da tenere per noi stessi, ma anche per diffondere questa fede tra la nostra gente, soprattutto tra le giovani generazioni.

In relazione a quanto è stato detto, il mio speciale appello è rivolto al nostro clero. Tenete presente che prendersi cura delle nuove generazioni non è il quinto, decimo, ventesimo posto nella vostra agenda! Dopo la celebrazione dell'Eucaristia, questo è il secondo posto, perché se non trasmettiamo la fede, se non educhiamo i giovani, il Signore ci punirà più della generazione a cui non abbiamo trasmesso la nostra fede. Dovremmo prendere queste parole soprattutto con il cuore e con la mente, essendo nell'antica cattedrale della Madre Sede di Mosca, circondati dalle tombe, in cui riposano i nostri statisti, che hanno lavorato duramente affinché oggi possiamo stare in piedi e pregare in questa chiesa. Attraverso di loro, la fede ortodossa è passata alle generazioni successive e ci ha raggiunto, e ancora una volta devo dire: il nostro sacro dovere è trasmettere la fede e l'amore per la nostra Patria alle prossime generazioni, che vengono e verranno dopo di noi.

Oggi la nostra preghiera è per la nostra Patria, affinché il Signore la protegga dai nemici esterni ed interni, da tutti coloro che non associano la propria vita alla Russia, che sono pronti a fare soldi in Russia, ma non sono mai stati pronti a servire la Patria. Dobbiamo educare le persone, anche attraverso la predicazione della Chiesa, all'amore per la Patria, che è la virtù più grande. Perché questo amore è connesso con il servizio, e il servizio al prossimo è il comandamento di Dio: "Ama il prossimo tuo come te stesso" (Mt 22, 39).

E possa il Signore aiutarci a mantenere la vigilanza, che è caduta sulla nostra generazione, su tutti coloro che stanno qui e su coloro che presto verranno a prendere il nostro posto. Possa il Signore concedere che questa vigilanza spirituale non scompaia mai e che coloro che la portano si rendano conto della piena responsabilità per il destino del nostro popolo e della Chiesa ortodossa russa. E possa il Signore mantenerci tutti nella forza, nella fortezza, nella fede e nella devozione a Dio, alla Chiesa e alla nostra Patria. Amin».

Sua Santità il Patriarca Kirill ha ringraziato il coro e ha anche dato il benvenuto ai membri della delegazione della Chiesa malankarese giunti a Mosca per partecipare all'incontro del Gruppo di lavoro per il coordinamento delle relazioni bilaterali tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa malankarese. Sua Santità Vladyka ha detto: «Vorrei salutare il vescovo e il sacerdote in rappresentanza della Chiesa malankarese di India. Inoltre, questa Chiesa è autentica, nel senso che non è composta da stranieri arrivati in India come missionari, ma da residenti locali, che portano nel cuore la fede ortodossa del santo apostolo Tommaso.

Ci rallegriamo, fratelli, che la vostra Chiesa abbia custodito la fede per due millenni, educando il vostro popolo e pregando per il vostro Paese. Il popolo indiano è molto vicino al nostro popolo, abbiamo molto in comune e ora, per grazia di Dio, siamo unanimi sotto molti aspetti di fronte alle crisi che esistono nel mondo.

Il Signore aiuti la Russia e l'India, la Chiesa russa e la Chiesa malankarese a svolgere il loro ministero apostolico, affinché la luce di Cristo non venga mai meno nei cuori e nelle menti dei nostri popoli.

Benvenuti, cari fratelli, sono lieto di vedervi oggi proprio nel centro dell'Ortodossia russa. Cristo è risorto!».

Sotto la guida dello starosta della Cattedrale della Dormizione del Cremlino di Mosca N.Ju. Chaplin, un gruppo di esperti nel campo dell'arte orafa ecclesiastica applicata e il clero hanno sviluppato un concetto per il recupero degli utensili perduti del principale tempio storico della Chiesa ortodossa russa: la Cattedrale patriarcale della Dormizione del Cremlino. In precedenza, il Vangelo dell'altare e le croci dell'altare sono stati trasferiti nella Cattedrale della Dormizione.
Al termine del servizio divino, nell'altare della cattedrale N.Ju. Chaplin ha presentato al Primate della Chiesa russa il kit eucaristico per la Cattedrale patriarcale della Dormizione secondo la tradizione dell'Impero russo. In futuro, l'icona della Dormizione della Santissima Madre di Dio e gli utensili creati dagli artigiani del laboratorio di gioielleria e arte «Apostol» saranno realizzati e trasferiti nella sagrestia restaurata della cattedrale.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; www.patriarkhija.ru)

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Mosca - Servizio patriarcale nel giorno della Radonitsa nella Cattedrale dell'Arcangelo del Cremlino di Mosca. Foto del sacerdote Igor Palkin.

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Mosca - Servizio patriarcale nel giorno della Radonitsa nella Cattedrale dell'Arcangelo del Cremlino di Mosca. Foto del sacerdote Igor Palkin.