Kazan, 21 maggio 2023 – Nella sesta domenica dopo Pasqua, del cieco nato, giorno della memoria dell'apostolo ed evangelista Giovanni il Teologo, durante la visita primaziale nella metropolia del Tatarstan, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale in onore dell'icona di Kazan della Madre di Dio nel Monastero di Kazan della Madre di Dio.
Alle porte della Cattedrale Sua Santità il Patriarca ha incontrato: il capo della metropolia del Tatarstan, metropolita Kirill di Kazan e del Tatarstan, il vicepresidente del Consiglio di Stato della Repubblica del Tatarstan Ju.Z. Kamaltynov, il vice primo ministro della Repubblica del Tatarstan O.V. Korobchenko.
All'arrivo nella cattedrale, il Primate della Chiesa ortodossa russa si è recato nella navata destra, dove si è inchinato dinanzi all’arca contenente una particella delle reliquie del Grande Martire Giorgio il Vittorioso e alla venerata copia dell'icona di Kazan della Madre di Dio. L’arca con una particella delle reliquie di San Giorgio è stata portata a Kazan dalla delegazione del Consiglio mondiale del popolo russo il 19 maggio e deposta nella Cattedrale di Kazan per il culto dei credenti. Da maggio a settembre di quest'anno, con la benedizione di Sua Santità, l'arca con le reliquie del santo grande martire sarà portata in 100 città della Russia.
Durante la Liturgia hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Dionisij di Voskresensk, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr); il metropolita Ioann di Yoshkar-Ola e Mari; il metropolita Kirill di Kazan e del Tatarstan; il metropolita Georgij di Nizhny Novgorod e Arzamas; il metropolita Savvatij di Cheboksary e Chuvashia; il metropolita Zinovij di Saransk e Mordovia; il metropolita Serafim di Penza e Nizhny Lomov; il vescovo Pakhomij di Chistopol e Nizhnekamsk; il vescovo Mefodij di Almetevsk e Bugulma; l’archimandrita Filaret (Bulekov), vicepresidente del Decr; l’archimandrita Aleksij (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; lo ieromonaco Kirill (Korytko), segretario della metropolia del Tatarstan; l’igumeno Mark (Vilenskij), vicario del Monastero di Kazan della Madre di Dio; l'arciprete Leonid Kalinin, presidente del Consiglio di esperti per l'arte, l'architettura e il restauro ecclesiastici; il clero della diocesi di Kazan e della città di Mosca.
Al servizio divino erano presenti: il vicepresidente del Consiglio di Stato della Repubblica del Tatarstan Ju.Z. Kamaltynov; il vice primo ministro della Repubblica del Tatarstan O.V. Korobchenko; il deputato della Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa T.P. Larionova; il primo vice sindaco di Kazan D.G. Kalinkin; il presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti della Chiesa con la società e i media V.R. Legojda; il vice capo del Consiglio mondiale del popolo russo K.V. Malofeev; i capi dei distretti della Repubblica del Tatarstan.
Gli inni liturgici sono stati eseguiti dal coro misto gerarchico sotto la direzione di Marina Litvinenko e dal coro maschile gerarchico del Monastero di Kazan della Madre di Dio sotto la direzione di Denis Rogov.
Con il supporto tecnico del canale televisivo TNV, il servizio divino è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore» e sul portale «Ortodossia in Tatarstan». I fedeli hanno potuto seguire la trasmissione anche sugli schermi installati sul territorio del monastero.
La litania della pace è stata eseguita in lingua slava ecclesiastica e Krjashen, la piccola litania è stata eseguita in lingua Krjashen.
Alla litania della «supplica intensa» sono state elevate petizioni speciali, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha letto la preghiera per la Santa Rus'.
Alla litania funebre, sono state offerte preghiere per il riposo dell'anima del sempre memorabile metropolita Feofan (Ashurkov; 21 maggio 1947-20 novembre 2020).
Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dall'arciprete Vladimir Samojlenko, rettore del Seminario teologico di Kazan, rettore della Chiesa della Natività di Cristo a Kazan.
Al termine del servizio divino, il metropolita Kirill di Kazan e del Tatarstan ha rivolto parole di benvenuto a Sua Santità Vladyka e ha presentato in dono a Sua Santità un'immagine dello ieromartire Ermogene, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus', dipinta nel 1913, anno della sua canonizzazione.
Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill si è rivolto ai partecipanti al servizio divino con la parola primaziale.
«Vostra Eminenza, vladyka metropolita Kirill! Cari vescovi, padri, fratelli e sorelle!
Vengo sempre nella terra del Tatarstan con un sentimento speciale e sentimenti speciali sono associati alla visita di questa cattedrale. Il fatto stesso della costruzione di una cattedrale così maestosa sul territorio del Tatarstan testimonia molte cose. Innanzitutto, ovviamente, la fede degli ortodossi, la loro ardente fede. Dopotutto, se non ci fosse fede, se le persone non si radunassero in chiese sovraffollate, se la maggior parte dei russi che vivevano qui, e, naturalmente, non solo i russi, non appartenessero all'Ortodossia, allora, probabilmente, questa cattedrale non c’era qui oggi. Perché il Signore ci dà l'opportunità di riunirci per la preghiera in templi tanto grandi e belli quando vede il bisogno delle persone di rivolgersi a Lui.
E se non c'è questa aspirazione delle persone verso Dio, anche se si costruisce un bellissimo tempio, non sarà riempito. E sappiamo che in molte città del mondo templi maestosi sono vuoti. È vero, queste chiese non sono ortodosse, ma la fede è cristiana! L'Europa era cristiana e, in un certo senso, si considerava più cristiana della barbara Russia, dove ci sono ortodossi, musulmani e Dio sa chi. Ci hanno sempre disprezzato e noi non abbiamo mai disprezzato nessuno: abbiamo semplicemente vissuto secondo ciò che il Signore ci ha insegnato. E i comandamenti sull'amore reciproco si sono trasformati qui, sul suolo russo, in una meravigliosa fratellanza di popoli appartenenti a diverse etnie e diverse religioni.
Una vivida espressione di questa particolare caratteristica della Russia è la terra del Tatarstan. Qui vivono persone di fedi diverse - in armonia, in accordo, nel rispetto, senza conflitti e non sotto costrizione, ma perché ortodossi e musulmani in Tatarstan non possono nemmeno pensare di litigare tra loro.
E questo è un esempio unico della Russia per il mondo intero. Ora, nelle condizioni della cosiddetta globalizzazione, c'è un'intensa ricerca di come conciliare i popoli, come garantire la loro convivenza. Poiché la globalizzazione cancella i confini, le persone si spostano in tutto il mondo, soprattutto in Europa e in America, entrano in contatto rappresentanti di diverse religioni e, a dire il vero, questi contatti non si svolgono pacificamente ovunque. Ancora una volta voglio dire che il Tatarstan, la Russia, è un grande esempio di un mondo che unisce, dove diverse religioni e diverse credenze umane entrano in contatto.
Ma ecco cosa è molto importante e cosa deve essere ricordato. Il contatto delle religioni non significa il loro reciproco indebolimento e reciproca penetrazione, tanto è vero che ognuna di esse perde la sua autenticità, la sua identità. Niente di simile accade dove persone sinceramente credenti professano religioni diverse. Ciò è impossibile se tutti apprezzano la propria fede, ma, partendo dai postulati della propria religione, organizzano i rapporti con coloro che professano una religione diversa in modo tale da non danneggiarli.
Questa saggezza della vita è il contenuto, forse, la base, il fondamento di tutta la nostra vita nazionale russa. Perché altrimenti tutto sarebbe potuto finire in lotte intestine, come è successo e succede ancora in molti luoghi. Voglio ripeterlo: dobbiamo custodire la grande eredità dei nostri antenati e ricordare il bene di tutto il clero, sia ortodosso che islamico, che ha fatto molto per rafforzare i buoni rapporti qui, in questa terra meravigliosa.
In questo giorno, vorrei ancora e ancora ricordare Sua Grazia il metropolita Feofan, che era il mio stretto assistente nel lavoro a Mosca, con il quale abbiamo attraversato insieme grandissime difficoltà. Basti dire l'anno più difficile del 1993. Voi ricordate quale tensione era sorta tra rappresentanti di diversi rami del potere, che è stata proiettata in modo molto pericoloso su tutto il popolo. E poi vladyka, essendo il mio vice, partecipò con me alla conciliazione delle parti. Le contraddizioni erano così profonde, le emozioni così dure da entrambe le parti, che se non fosse stato per la partecipazione della Chiesa, non si sa se il nostro Paese sarebbe sopravvissuto nella forma in cui esiste ora. La Chiesa ha trovato le parole giuste che hanno rimosso questa minaccia, e ancora una volta voglio dire che ringrazio Dio che vladyka Feofan fosse con me allora, e abbiamo lavorato insieme a lui per calmare le passioni e conciliare le parti in conflitto, che erano entrate in un conflitto insanabile.
Ricordando il Vescovo Theophan, vorrei chiedere a tutti voi di ricordarlo sempre nelle vostre sante preghiere. Perché per coloro che hanno varcato il confine tra la vita terrena e l'eternità, non c'è niente che sarebbe importante per loro, e non c'è niente da parte nostra con cui potremmo aiutarli, non appena la nostra preghiera. Anche la memoria umana è necessaria, e quindi erigiamo monumenti; ma se la memoria non è accompagnata dalla preghiera, poco può fare per coloro che sono trapassati da questo mondo. E la memoria orante è il dono più prezioso per i defunti. Ecco perché la Chiesa così riverentemente e con tale riverenza commemora i defunti. Questa è la migliore occasione per imprimere il loro ricordo nei nostri cuori e nelle nostre menti. La preghiera per i morti è una grande tradizione dell'Ortodossia, che ha un grande significato spirituale e anche culturale, perché collega l'attuale generazione con quelle precedenti.
Ricordando vladyka Feofan, vorrei ringraziare tutti coloro che mantengono vivo il suo ricordo. Ricordare i propri mentori (Eb 13, 7), la Scrittura ci insegna e l'esempio di vladyka Feofan può servire da esempio per molti. E crediamo che il Signore, attraverso le preghiere della Chiesa e attraverso le fatiche del defunto vladyka, lo abbia accolto nei suoi villaggi celesti.
Ancora una volta, vorrei esprimere la mia gratitudine a voi, vladyka metropolita, per il vostro lavoro. Continuate degnamente il lavoro svolto da vladyka Feofan. Siete un pastore che ha trovato le parole giuste e fa le azioni giuste in modo da essere accettato con amore dalle persone, che qui mantengono la fede ortodossa. Vorrei augurarvi l'aiuto di Dio, il successo nelle vostre fatiche pastorali e a tutto il clero della metropolia del Tatarstan di essere sempre in grado di rispondere alle domande delle persone, di portare loro la parola di Dio affinché sia rilevante, davvero percepita dalla loro coscienza e dal loro cuore. I sermoni che ripetono testi pre-rivoluzionari sono oggi inaccettabili e coloro che predicano in questo modo non raggiungeranno mai i cuori umani e le menti umane. Il sermone dovrebbe portare la verità di Dio e aiutare le persone a determinare il loro posto in questo mondo moderno molto difficile e, soprattutto, rafforzare la loro fede e la consapevolezza che è la fede che apre le porte del Regno di Dio per una persona.
Possa il Signore custodirvi tutti, miei cari, e mantenete la fede nei vostri cuori, vivete in pace e armonia con i vostri fratelli e sorelle musulmani, non permettete che sorgano conflitti interni, perché tutto questo è indegno di un cristiano, come indegno di un fedele musulmano. Il Tatarstan è davvero un esempio di buone relazioni interetniche e di forte fede, di cui sono testimone ogni volta che visito questa terra. Che tutto questo continui a rafforzarsi, crescere e portare abbondanti frutti di bene per tutti voi! Cristo è risorto!».
Come dono alla Cattedrale di Kazan, il Primate ha presentato il Vangelo per l’altare, al metropolita Kirill di Kazan: una croce pettorale. Per i credenti Sua Santità Vladyka ha benedetto di consegnare piccole icone di sant'Ermogene con la benedizione patriarcale.
Quindi ha avuto luogo la consegna dei premi della Chiesa.
In considerazione del lavoro a beneficio della Santa Chiesa e in connessione con il 60° anniversario della sua nascita, l'arciprete Andrej Dubrovin, rettore del podvorje dei vescovi della Cattedrale dell'Ascensione a Naberezhnye Chelny, decano dei distretti ecclesiastici di Zakamsky e Mamadyshsky, confessore del ramo regionale dell'«Unione dei guerrieri cosacchi di Russia e all'estero» nella Repubblica del Tatarstan, presidente del Dipartimento per l'interazione con i cosacchi della diocesi di Kazan, è stato insignito dell'Ordine di San Serafino di Sarov, III grado.
In considerazione del lavoro a beneficio della Santa Chiesa e in connessione con il 50° anniversario della sua nascita, lo ieromonaco Roman (Modin), rettore del podvorje dei vescovi di Nuova Gerusalemme a Kazan, capo del Dipartimento per la cooperazione con le istituzioni mediche della diocesi di Kazan, confessore della Sorellanza della Misericordia a Kazan, è stato insignito dell'Ordine di San Serafino di Sarov, III grado.
In considerazione dell'attività sociale attiva e in connessione con l'anniversario della sua nascita, O.S. Varganova, coordinatrice delle attività sociali nella metropolia del Tatarstan, capo della Sorellanza della Misericordia a Kazan, è stata insignita della medaglia dell'Ordine di Sant'Eufrosina, principessa di Mosca.
Inoltre, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill e i vescovi che hanno partecipato al servizio divino hanno deposto fiori sulla tomba del metropolita Feofan (Ashurkov), situata dietro l'altare della Cattedrale di Kazan. È stata eseguita una litija funebre, è stata proclamata «Memoria eterna» e alla fine è stato cantato il tropario pasquale «Cristo è risorto».
Quindi Sua Santità ha parlato con i membri del ramo regionale del Consiglio mondiale del popolo russo nella Repubblica del Tatarstan, che hanno pregato durante il servizio patriarcale.
«Dobbiamo lavorare insieme per andare avanti, per raggiungere alcuni obiettivi; per questo è stato creato il Consiglio mondiale del popolo russo. Quando mi è venuta in mente questa idea, ed ero ancora un metropolita, non tutto era semplice. Molti hanno espresso sconcerto, ci sono state critiche da parte dei nostri colleghi liberali. Ma poi la vita stessa ha dimostrato che il Consiglio è diventato davvero una piattaforma per incontri di persone che la pensano allo stesso modo, persone focalizzate a garantire che le idee dell'Ortodossia, le norme spirituali e morali ortodosse fossero percepite dalla nostra società. E considero molto importante il grande lavoro culturale che il Consiglio sta facendo», - ha sottolineato Sua Santità il Patriarca Kirill.
* * *
La Cattedrale di Kazan del Monastero della Santissima Madre di Dio nella città di Kazan fu costruita nel 1798-1808 secondo il progetto di I.S. Starov e dell’architetto di Kazan F.E. Emelyanov sul sito dell'antica cattedrale, costruita nel 1595. Nel 1932 il tempio fu fatto saltare in aria.
Il 4 novembre 2015 il presidente della Repubblica del Tatarstan R.N. Minnikhanov ha firmato un decreto sulla ricostruzione della cattedrale in onore dell'icona di Kazan della Madre di Dio. Il 21 luglio 2016, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha celebrato il rito della posa della prima pietra della rinata cattedrale nel luogo dell'acquisizione della miracolosa icona di Kazan della Santissima Madre di Dio.
Grande attenzione e assistenza è stata prestata anche alla costruzione dal metropolita Feofan di Kazan e del Tatarstan (1947-2020) e dal consigliere di Stato della Repubblica del Tatarstan, presidente del Consiglio di fondazione del Fondo repubblicano per la rinascita dei monumenti storici e culturali della Repubblica del Tatarstan M.Sh. Shajmiev.
Il progetto per la rinascita della Cattedrale di Kazan è stato sviluppato dal team dell'impresa unitaria statale «Tatinvestgrazhdanproekt», l'appaltatore generale per la costruzione è stata la società «Evrostroyholding». La pittura del tempio, la decorazione delle iconostasi e la scrittura delle icone per le iconostasi sono state eseguite dall'officina Pakhomov (Stavropol), la decorazione del tempio è stata realizzata dalla compagnia «Domostroy» (Mosca). Storicamente c'erano icone realizzate su metallo sulle facciate della cattedrale, le facciate della nuova cattedrale sono decorate con mosaici.
(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; www.patriarkhija.ru
Kazan - Visita patriarcale nella metropolia del Tatarstan. Divina Liturgia nella Cattedrale in onore dell’icona di Kazan della Madre di Dio. Foto di Sergej Vlasov.
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