Onu, 9 dicembre 2024 – La Siria, «su istruzioni» dell’attuale governo, ha inviato un appello al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e al Segretario Generale dell’Organizzazione Antonio Guterres con un appello a fermare l’aggressione di Israele, ha affermato il rappresentante permanente della Siria presso l’Onu, Qusay al-Dahak.
«Oggi, a nome del governo siriano, abbiamo inviato lettere identiche al Segretario Generale del Consiglio di Sicurezza, condannando questo attacco israeliano, invitando l’Onu e il Consiglio di Sicurezza ad assumersi la responsabilità di mantenere la pace e la sicurezza internazionale e di fermare gli attacchi israeliani contro la Siria, impedendo a Israele di beneficiare del periodo di transizione che i siriani stanno attuando nel loro paese», – ha affermato il diplomatico siriano nel corso della sua conferenza stampa.
L’8 dicembre, il presidente della Repubblica araba siriana Bashar Assad, dopo i negoziati con le parti in conflitto nella repubblica, ha deciso di dimettersi dall’incarico e ha lasciato il Paese, dando istruzioni per trasferire pacificamente il potere.
Successivamente, Israele ha iniziato a rafforzare attivamente le sue difese sulle alture del Golan. Secondo Netanyahu, l’accordo raggiunto dopo la guerra dello Yom Kippur è diventato non più valido perché l’esercito siriano ha abbandonato le sue posizioni. Il Primo Ministro israeliano ha sottolineato che, insieme al capo del Ministero della Difesa e con il pieno appoggio del Gabinetto dei Ministri, ha dato l’ordine all’IDF di occupare la zona di demarcazione e le posizioni che la controllano.
Le alture del Golan facevano parte della Siria fino al 1967. Durante la Guerra dei Sei Giorni, l’esercito israeliano occupò questo territorio e, dopo la Guerra dello Yom Kippur (1973), le parti stipularono un accordo sulla tregua e sulla separazione delle truppe. Nel 1974, sulle alture del Golan apparvero postazioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. La linea di confine sul lato siriano si chiama «Bravo», mentre sul lato israeliano c’è la linea «Alpha».
(Fonte: RIA Novosti)