ONU, 11 novembre 2024 – Il Terzo Comitato dell’Assemblea generale dell’ONU ha adottato una risoluzione russa sulla lotta contro l’esaltazione del nazismo, riferisce un corrispondente della RIA Novosti.
Il documento è stato redatto in collaborazione con dozzine di Stati, tra cui Armenia, Bielorussia, Cina, Mali, Corea del Nord, Serbia e Sudafrica .
116 paesi hanno votato a favore della risoluzione, 54 contrari, tra cui: Ucraina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Canada, Ungheria e Giappone. 11 Stati si sono astenuti.
Il documento, preparato dalla Russia, è composto da 74 punti. In particolare, «incoraggia gli Stati ad adottare misure concrete ed adeguate, anche in campo legislativo ed educativo, in conformità con i loro obblighi internazionali in materia di diritti umani, al fine di prevenire una revisione della storia e degli esiti della Seconda Guerra Mondiale».
Gli autori dell’iniziativa condannano fermamente anche gli episodi legati alla glorificazione e alla propaganda del nazismo, come ad esempio l’applicazione di graffiti e disegni con contenuto filo-nazista, anche sui monumenti alle vittime della Seconda Guerra Mondiale. Separatamente, il testo raccomanda di vietare «qualsiasi celebrazione solenne» del regime nazista e dei suoi alleati.
Il documento esorta gli Stati ad eliminare tutte le forme di discriminazione razziale con tutti i mezzi appropriati, inclusa la legislazione, se le circostanze lo richiedono.
Inoltre, il progetto di risoluzione condanna fermamente l’uso di materiale educativo e di retorica didattica, che promuovono il razzismo, la discriminazione, l’odio e la violenza basati sull’etnia, la nazionalità, la religione o il credo.
Allo stesso tempo, il Terzo Comitato ha incluso un emendamento al documento, in cui si afferma che la Russia avrebbe cercato di giustificare la necessità di condurre un’esercitazione militare combattendo il neonazismo. 66 paesi hanno votato a favore, 43 contrari e 51 si sono astenuti. L’anno scorso, 66 Stati hanno votato a favore di un emendamento simile, 26 contrari e 67 si sono astenuti.
L’emendamento è stato sponsorizzato da Albania, Australia, Giappone, Isole Marshall, Corea del Sud e Norvegia. Un gruppo di paesi occidentali l’ha introdotta nella speranza che, se adottata, la Russia abbandonerebbe il testo della sua risoluzione e non la voterebbe. Tuttavia, ciò non è avvenuto.
Il direttore del Dipartimento per la cooperazione multilaterale sui diritti umani del Ministero degli Esteri, Grigorij Lukjantsev, ha osservato che l’emendamento politicizza la risoluzione e rappresenta «un vero e proprio trucco e una provocazione».
(Fonte: RIA Novosti)