Mosca, 26 agosto 2024 – Il Consiglio ecumenico delle Chiese è «profondamente allarmato dalla possibilità di una punizione collettiva ingiustificata dell’intera comunità religiosa e dalla violazione dei principi della libertà di religione o di credo ai sensi della nuova legge adottata dalla Rada dell’Ucraina il 20 agosto 2024». Lo si afferma in una dichiarazione rilasciata dal WCC il 24 agosto.

«Esortiamo ancora una volta il governo ucraino a prestare cautela in relazione alle misure che rischiano di violare il diritto fondamentale alla libertà di religione o di credo e di minare la coesione sociale in questo momento di emergenza nazionale», – ha affermato l’organizzazione intercristiana. Il documento sottolinea la necessità di prestare la dovuta attenzione ai principi del diritto internazionale, della giustizia naturale e del giusto processo legale quando si intraprende qualsiasi azione ai sensi di questa nuova legge.

«Né i crimini degli individui né l’affiliazione storica di una particolare entità religiosa possono costituire una base sufficiente per adottare misure che equivalgano a una punizione collettiva di una comunità religiosa di culto vivente in Ucraina», – ha affermato in una nota il Consiglio ecumenico delle chiese. «Il governo dell’Ucraina è responsabile della protezione dei diritti di tutti i suoi cittadini».

(Fonte: Servizio di comunicazione del Decr/Patriarkhija.ru)

 

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