Mosca, 23 febbraio 2025 – Nella Giornata del Difensore della Patria, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha deposto una corona di fiori presso la Tomba del Milite Ignoto nel Giardino di Alessandro, vicino alle mura del Cremlino di Mosca.

Alla solenne cerimonia hanno partecipato: il metropolita Grigorij di Voskresensk, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la città di Mosca; il metropolita Feognost di Kashira, presidente del Dipartimento sinodale per i monasteri e il monachesimo; il metropolita Arsenij di Zvenigorod; l’arcivescovo Foma di Odintsovo e Krasnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; l’arcivescovo Sava di Zelenograd, presidente ad interim del Dipartimento missionario sinodale, vicedirettore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il vescovo Tikhon di Vidnoe; il vescovo Serafim dell’Istra, presidente del Dipartimento sinodale per gli Affari giovanili; il vescovo Aleksij di Ramenskij, segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill.

Alla cerimonia hanno partecipato anche il segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la città di Mosca, protopresbitero Vladimir Divakov, i vicari e le igumene dei monasteri stavropegici, i decani dei distretti ecclesiastici e il clero di Mosca.

Dopo la deposizione della corona di fiori e un minuto di silenzio è stato suonato l’inno russo. Quindi i gerarchi e il clero hanno cantato «Memoria eterna» ai «capi e ai soldati che hanno dato la vita sul campo di battaglia per la fede e la Patria», dopodiché ha marciato solennemente la Guardia d’Onore del 154° Reggimento Preobrazenskij comandante separato.

Sua Santità il Patriarca Kirill, congratulandosi con i soldati delle Forze Armate della Federazione Russa in occasione della Giornata del Difensore della Patria, ha dichiarato:

«Cari fratelli, soldati, difensori della nostra Patria!

Sempre in questo giorno, nel luogo in cui è stato acceso il fuoco in memoria dei soldati che hanno dato la vita per la Patria, viene fatta un’offerta solenne di fiori e corone, e i credenti pregano anche affinché il Signore accolga le anime dei soldati defunti nelle Sue dimore celesti. Ma la Chiesa prega per le nostre Forze Armate ad ogni servizio. La Chiesa non prega per nessun’altra professione: prega per le autorità che hanno una responsabilità speciale per il destino del Paese e per l’esercito che garantisce la sicurezza, la libertà e l’indipendenza della Russia. La preghiera per i soldati è una parte importante delle preghiere che la Chiesa offre per tutto il suo popolo.

Oggi, come ben sappiamo, non tutto è così semplice. Non è facile per chi difende la Russia con le armi in mano. Non solo continua la Guerra Fredda – intendo i rapporti con paesi che sono molto lontani da noi nelle loro opinioni politiche – ma sono in corso anche operazioni militari e, in un certo senso, si sta decidendo il futuro della nostra Rus’ storica. Ecco perché – lo sottolineo ancora una volta – la speciale preghiera della Chiesa per le autorità e l’esercito, per voi, miei cari fratelli, e per tutti coloro che rappresentate, tutti i militari dei diversi rami dell’esercito. Quelli che, anche in tempo di pace, devono mantenere un alto livello di addestramento per rispondere in ogni momento alle sfide del nemico, e a maggior ragione quando si tratta di una vera battaglia per il futuro della Russia.

Crediamo che nessuna forza esterna possa sconfiggere la Russia: la Russia è stata sconfitta solo dai disordini interni. Ma grazie alle azioni del nostro Presidente e delle nostre autorità, oggi per la Russia tale pericolo non esiste. Anzi, un consolidamento esemplare dell’intera società: pensieri e sentimenti patriottici diventano proprietà non solo di coloro che hanno responsabilità professionale per la Patria, ma anche di tutti i cittadini del nostro Paese. Dio voglia che sia così. Affinché si rafforzi l’unità del popolo, affinché aumenti il potere delle Forze Armate che difendono i confini della nostra Patria, e affinché nella vita della nostra società civile ci sia ancora più pace, armonia e capacità di agire in modo coeso, anche quando la Patria lo richiede.

Mi congratulo di cuore con tutti voi e possa Dio benedire voi, ciascuno al suo posto, e nella vostra persona le Forze Armate della Russia».

In conclusione, il Primate della Chiesa ortodossa russa si è rivolto anche ai vescovi, al clero e ai monaci:

«Cari padri, fratelli e sorelle, madri igumene!

Sono sempre felice di vedervi qui, accanto a questo fuoco, quando celebriamo la commemorazione orante degli eroi defunti.

Mi rallegro che lo stato d’animo del nostro clero, che è sempre stato plasmato dall’amore per Dio, per la Patria e per il prossimo, non abbandoni oggi le vostre menti e i vostri cuori. E quanto più complesse diventano le circostanze esterne dell’esistenza storica del nostro popolo, tanto maggiore dovrebbe essere l’unità, il consolidamento e l’aiuto reciproco. Naturalmente, sempre in quel momento, come in ogni altro, c’è una responsabilità speciale e una speranza speciale per la nostra Chiesa come custode della forza spirituale del Paese, come fattore che ha sempre unito il nostro popolo. E oggi, in questo tempo travagliato, la Chiesa deve svolgere la sua missione in modo tale da contribuire il più possibile alla protezione della nostra Patria da ogni nemico e avversario.

Mi congratulo di cuore con tutti voi per la vacanza! Dio ci benedica tutti!».

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; www.patriarkhija.ru)

 

Didascalia foto: Deposizione di una corona di fiori presso la Tomba del Milite Ignoto presso le mura del Cremlino nella Giornata del Difensore della Patria. Foto di Sergej Vlasov.