Mosca, 18 giugno 2024 – Si è svolto, presso la residenza patriarcale e sinodale nel Monastero di San Daniele a Mosca, un incontro tra Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e i capi e i rappresentanti delle Chiese protestanti – membri del Comitato consultivo interreligioso cristiano (CIAC).

Da parte delle confessioni protestanti hanno partecipato all’incontro: il vescovo capo della Chiesa russa dei cristiani di fede evangelica, co-presidente del CIAC E.A. Grabovenko, l’arcivescovo della Chiesa evangelica luterana russa V.A. Provorov, il vescovo capo dell’Unione russa unita dei cristiani di fede evangelica (pentecostali) S.V. Rjakhovskij, il presidente dell’Unione russa dei cristiani evangelici-battisti P.V. Mitskevich, primo vicepresidente della Divisione Euro-asiatica (sezione) della Conferenza generale della Chiesa dei Cristiani Avventisti del Settimo Giorno O.Ju. Goncharov, il primo vicepresidente dell’Unione russa dei cristiani battisti evangelici V.V. Ignatenkov, il capo dell’apparato dell’Unione russa unita dei cristiani di fede evangelica (pentecostali) D.A. Taranov, il capo dell’amministrazione del vescovo capo della Chiesa russa dei cristiani di fede evangelica I.I. Borichevskij, il capo del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del ramo di Mosca della Chiesa dei cristiani avventisti del settimo giorno P.V. Gonchar, il presidente del canale televisivo satellitare cristiano GNC e del canale televisivo «Buone notizie» Richard Rajmond Renner.

A nome della Chiesa ortodossa russa hanno partecipato: il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), metropolita Antonij di Volokolamsk, il vicepresidente del Decr, archimandrita Filaret (Bulekov), i dipendenti del Segretariato del Decr per le relazioni intercristiane, ieromonaco Mark (Akhmatkhanov) e D.E. Arakeljan.

Rivolgendosi ai partecipanti all’incontro, Sua Santità il Patriarca Kirill ha sottolineato i buoni rapporti delle associazioni religiose incluse nel CIAC, che, a suo avviso, sono un fattore importante in una società multinazionale: «Mostriamo alle persone che appartengono al mondo secolare che i cristiani, a differenza dei tempi antichi, non solo non litigano, ma lavorano insieme, sviluppano insieme posizioni che ci aiutano a condurre un dialogo con la società e lo Stato».

Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha menzionato specificamente la riunione congiunta del Consiglio interreligioso della Russia e del Comitato consultivo interreligioso cristiano avvenuta nel 2020, nella quale, tra l’altro, sono stati presentati progetti di emendamenti alla Costituzione della Federazione Russa, che sono di grande importanza per le comunità religiose.

 

 

«In particolare, abbiamo sostenuto la proposta di inserire una menzione di Dio nel testo della Costituzione aggiornata. Come sapete, queste proposte sono state accettate, – ha osservato Sua Santità Vladyka. – Sono diventate importanti anche le modifiche costituzionali che consolidano l’idea del matrimonio come unione tra un uomo e una donna. Sembrerebbe che questa sia una verità ovvia, ma sullo sfondo di tutto ciò che sta accadendo nel mondo attorno al tema del matrimonio, per molti cessa di essere ovvio. E la nostra posizione comune, secondo cui riconosciamo l’unione di un uomo e una donna come matrimonio, credo sia un contributo importante, anche alle relazioni internazionali e all’interazione con le altre fedi. Insistiamo anche sul diritto dei genitori a provvedere all’educazione e alla formazione dei propri figli in conformità con le loro convinzioni religiose. E, naturalmente, la posizione generale è la necessità di proteggere i nostri valori nazionali, che derivano dalla nostra storia e cultura. Ciò si riflette, tra l’altro, nel sostegno alla cultura e alla lingua russa, ed è di particolare importanza anche se parliamo dei nostri connazionali che vivono all’estero e che, senza dubbio, la nostra posizione comune aiuta a preservare la memoria della loro Patria».

La fede cristiana è diventata il fulcro della vita del popolo russo e ha contribuito allo sviluppo di qualità forti e preziose nelle persone, ha osservato Sua Santità il Patriarca. «Avendo un’identità cristiana, la Russia è una casa comune per rappresentanti di diverse religioni e confessioni», – ha affermato il Primate, sottolineando il contributo della Chiesa ortodossa russa e dei rappresentanti di altre confessioni allo sviluppo della cooperazione fraterna, al rafforzamento della pace interreligiosa e interetnica e all’armonia nel paese.

Nel discorso di Sua Santità il Patriarca Kirill sono stati menzionati anche notevoli cambiamenti nei rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e il movimento evangelico in Russia: «Siamo riusciti a superare gli ostacoli che prima impedivano la comprensione reciproca e abbiamo trovato un importante terreno comune per il dialogo e la cooperazione. Oggi l’interazione tra il Patriarcato di Mosca e i protestanti russi è costruttiva e amichevole, mirata a sostenere i valori evangelici tradizionali nella società… Su questi importanti temi siamo unanimi».

Proseguendo il suo discorso, Sua Santità ha focalizzato l’attenzione degli ascoltatori in particolare sulla persecuzione della Chiesa ortodossa ucraina da parte delle attuali autorità ucraine. «Come sapete, oggi in Ucraina le chiese vengono confiscate ai credenti ortodossi, vengono avviati procedimenti penali contro il clero per ragioni inverosimili, preti e laici – uomini e donne – vengono sottoposti a violenza fisica, le persone vengono imprigionate e arrestate solo per la loro scelta religiosa», – ha osservato Sua Santità, ricordando, in particolare, la situazione del gerarca della Chiesa ortodossa ucraina, il metropolita Jonathan di Tulchin e Bratslav, un uomo anziano e gravemente malato, famoso compositore ecclesiastico, che l’anno scorso, con accuse assurde, è stato condannato a cinque anni di carcere con confisca dei beni e si è trovato agli arresti domiciliari durante l’esame del ricorso contro la sentenza. Il 18 giugno si è saputo che la Corte d’Appello aveva confermato la decisione del tribunale di primo grado.

«Oggi siamo testimoni di una persecuzione senza precedenti in Ucraina. Ed è sorprendente che “coloro che amano la verità” in Occidente, difensori dei diritti umani e della libertà religiosa, non si accorgono di nulla; questo tipo di violazione dei diritti umani e della libertà religiosa non viene notato in Occidente», – ha sottolineato Sua Santità il Patriarca Kirill. Egli ha anche affermato con rammarico che «l’oppressione dei credenti ortodossi si osserva anche nei Paesi baltici, la cui leadership sta cercando di trascinare la Chiesa nella lotta politica».

Sua Santità il Patriarca ha definito il forum annuale dei giovani cristiani organizzato dal CIAC un’importante forma di interazione interreligiosa, sottolineando che questi eventi affrontano argomenti rilevanti per i cristiani moderni. Pertanto, il forum previsto per luglio di quest’anno, che si terrà sul territorio della diocesi di Vyborg, sarà dedicato al tema «Gioventù cristiana e valori della famiglia».

In conclusione, Sua Santità Vladyka ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra le comunità religiose della Russia nella situazione attuale, quando la Russia si trova ad affrontare una sfida di civiltà e il popolo unito del Paese risponde ad essa con dignità, determinazione e unità. «Spero che i nostri sforzi congiunti in nome dell’affermazione dei valori duraturi del Vangelo nella società non rimangano vani, ma diano buoni frutti in questi tempi difficili», – ha affermato Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.

A loro volta, i capi delle Chiese protestanti in Russia hanno sottolineato il ruolo di Sua Santità nel consolidamento delle confessioni cristiane in Russia, nonché il coinvolgimento del Primate della Chiesa ortodossa russa nella costruzione di una cooperazione costruttiva con i protestanti russi, volta a stabilire i valori evangelici, la pace e l’armonia nella società.

(Fonte: Servizio di Comunicazione del Decr; Patriarkhija.ru)

 

Didascalia foto: Incontro di Sua Santità il Patriarca Kirill con i capi delle Chiese protestanti – membri del Comitato consultivo interreligioso cristiano. Foto di Sergej Vlasov.