Mosca, 24 agosto 2024 – Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill si è rivolto ai Primati delle Chiese Ortodosse Locali, a numerose personalità religiose ed a rappresentanti di organizzazioni internazionali con messaggi in cui ha annunciato l’adozione da parte della Verkhovna Rada dell’Ucraina della legge «Sulla tutela dell’ordine costituzionale nell’ambito delle attività delle organizzazioni religiose», il cui scopo attuale è il divieto legislativo della Chiesa ortodossa ucraina.

Il Primate della Chiesa ortodossa russa si è rivolto ai Primati delle Chiese Ortodosse Locali, al Papa di Roma Francesco, al Catholicos dell’Oriente Sua Santità Baselios Marthoma Mathews III, al Catholicos-Patriarca della Chiesa Assira d’Oriente Sua Santità Mar Awa III, al Catholicos della Chiesa apostolica armena di Cilicia Sua Santità Aram I, al Patriarca maronita di Antiochia e di tutto l’Oriente Sua Beatitudine Beshara Boutros al-Rai, al Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni Sua Santità Karekin II, al Papa di Alessandria e Patriarca della Sede di San Marco in tutta l’Africa e il Medio Oriente Sua Santità Tawadros II, al Presidente dell’Associazione Evangelistica Billy Graham Franklin Graham, al Capo della Comunione Anglicana Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, al Segretario Generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese Dr. Gerry Pillay, al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, al Segretario generale dell’OSCE Helga Maria Schmid, al Segretario generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić, all’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk, all’Alto commissario dell’OSCE per le minoranze nazionali K.K. Abdrakhmanov, al Relatore Speciale del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e relativa intolleranza Tendayi Achiume, al Relatore Speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sulla libertà di religione e di credo Nazila Ghani, al Direttore dell’Ufficio OSCE per le istituzioni democratiche e i diritti umani Matteo Mecacci.

I messaggi ai Primati delle Chiese Ortodosse Locali dicono in particolare:

«È con un sentimento di profonda preoccupazione che Vi informo che il 20 agosto 2024 il Parlamento ucraino ha adottato la legge «Sulla tutela dell’ordine costituzionale nell’ambito delle attività delle organizzazioni religiose», il cui scopo effettivo è il divieto legislativo nei confronti della Chiesa ortodossa ucraina.

Le palesi contraddizioni delle disposizioni di questa legge con le norme della Costituzione dell’Ucraina, dei suoi accordi internazionali, dei diritti umani e dei principi fondamentali del diritto sono state ripetutamente affermate nei documenti delle principali organizzazioni internazionali per i diritti umani».

Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto ai Primati delle Chiese ortodosse con una richiesta fraterna «di offrire sante preghiere per il rafforzamento degli arcipastori, pastori e credenti ortodossi in Ucraina e di alzare la voce in loro difesa».

Nei suoi discorsi ai capi delle Chiese non ortodosse e delle comunità intercristiane, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha osservato, in particolare:

«Da molti anni la Chiesa ortodossa ucraina è perseguitata dal governo ucraino. Una campagna diffamatoria antiecclesiale è stata lanciata contro il suo clero e i credenti nei media, volta a diffamare l’Ortodossia canonica, oltre a provocare e giustificare violenze, percosse di credenti e clero e sequestri di massa di chiese, chiamate “transizioni volontarie”. Un certo numero di arcipastori, sacerdoti e laici sono stati arrestati e imprigionati per casi penali inventati.

Non essendo riuscite ad indebolire la Chiesa canonica in Ucraina, non essendo riuscite a scuoterne l’unità, le autorità hanno deciso di bandirla completamente. A seguito dell’adozione della legge attuale, centinaia di monasteri, migliaia di comunità, milioni di credenti ortodossi in Ucraina si troveranno fuori dal quadro giuridico, perdendo le loro proprietà e il luogo di preghiera.

Le palesi contraddizioni delle disposizioni di questa legge con le norme della Costituzione dell’Ucraina, dei suoi accordi internazionali, dei diritti umani e dei principi fondamentali del diritto sono state ripetutamente affermate nei documenti delle principali organizzazioni per i diritti umani. La politica antiecclesiale delle autorità ucraine è criticata da molti anni dalla comunità internazionale. Il Patriarcato di Mosca ha più volte testimoniato la difficile situazione dei credenti ucraini e la persecuzione lanciata contro di loro».

Sua Santità il Patriarca ha inoltre invitato i capi e i rappresentanti delle Chiese e delle organizzazioni religiose non ortodosse ad alzare la voce in difesa dei credenti perseguitati della Chiesa ortodossa ucraina.

Sua Santità il Patriarca Kirill ha inviato a tutti i destinatari una dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa del 22 agosto, che condanna questa legge e contiene la posizione ufficiale della Chiesa ortodossa russa in relazione alla situazione attuale.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; www.patriarkhija.ru)

 

Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.