Mosca, 11 aprile 2025 – Il 10 aprile 2025, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha adottato una dichiarazione in relazione all’adozione da parte del parlamento estone di una legge che discrimina molti cittadini religiosi di questo paese, privandoli della libertà di religione, e ha inoltre chiesto a Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill di inviare appelli corrispondenti ai primati delle Chiese ortodosse locali, ai capi delle Chiese non ortodosse e delle comunità intercristiane, nonché ai leader e ai rappresentanti delle organizzazioni internazionali.
In particolare, negli appelli inviati l’11 aprile da Sua Santità il Patriarca Kirill si afferma:
«È con profonda preoccupazione che Vi informo che il 9 aprile 2025 il Parlamento estone ha adottato degli emendamenti alla Legge sulle Chiese e le parrocchie, il cui scopo è di fatto quello di mettere al bando la Chiesa cristiana ortodossa estone, una Chiesa autonoma all’interno del Patriarcato di Mosca.
La legge, che la priva di legittimità, viola il principio fondamentale della libertà di coscienza e di religione garantito dalla Costituzione dell’Estonia e dagli atti internazionali pertinenti».
Rivolgendosi a Sua Beatitudine il Patriarca Giovanni X della Grande Antiochia e di tutto l’Oriente, a Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo III della Città Santa di Gerusalemme e di tutta la Palestina, a Sua Santità e Beatitudine il Catholicos-Patriarca Ilija II di tutta la Georgia, a Sua Santità il Patriarca Porfirij di Serbia, a Sua Beatitudine il Patriarca Daniele di Romania, a Sua Santità il Patriarca Daniele di Bulgaria, a Sua Beatitudine l’Arcivescovo Giovanni di Tirana e di tutta l’Albania, a Sua Beatitudine il Metropolita Sava di Varsavia e di tutta la Polonia, a Sua Beatitudine il Metropolita Rostislav delle Terre Ceche e della Slovacchia, a Sua Beatitudine il Metropolita Tikhon di tutta l’America e il Canada, a Sua Beatitudine l’Arcivescovo Stefan di Okrid e Macedonia, con la richiesta fraterna di offrire fervide preghiere per la Chiesa cristiana ortodossa estone oppressa, Sua Santità ha osservato: «Conto sul Vostro sostegno fraterno in questo momento difficile per l’Ortodossia estone».
Tra i destinatari figurano anche i capi delle Chiese non ortodosse e i leader delle organizzazioni intercristiane, tra cui: il Patriarca copto Sua Santità Tawadros II; il Papa Sua Santità Francesco; il Patriarca e Catholicos di tutti gli Armeni Sua Santità Karekin II; il Catholicos della Grande Casa di Cilicia, Sua Santità Aram I; il Catholicos-Patriarca della Chiesa Assira d’Oriente Sua Santità Mar Awa III; il Patriarca maronita Sua Beatitudine Bechar Boutros, Cardinale Ar-Rai; il Catholicos d’Oriente, Metropolita di Malankara, Sua Santità Basil Mar Thomas Matthew III; Sua Santità il Patriarca d’Etiopia Abuna Matthias; Sua Santità il Patriarca d’Eritrea Abuna Basilio; il Primate d’Inghilterra Arcivescovo di York Stephen Cottrell; il Presidente della Billy Graham Evangelistic Association, Sig. Franklin Graham; il Segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, pastore professor Jerry Pillay.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha invitato i leader del mondo cristiano, «che possono aprire la bocca per fare giustizia (Proverbi 31, 9)», a parlare a sostegno della Chiesa cristiana ortodossa estone in questo momento difficile per essa.
Sua Santità si è rivolto anche ai leader di Stati stranieri come il Presidente della Repubblica di Serbia Aleksandar Vucic, il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán e il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, sottolineando di conoscere i loro sforzi per proteggere i valori cristiani e i diritti dei cristiani.
Sono stati inoltre inviati messaggi ai responsabili e ai rappresentanti delle organizzazioni internazionali e delle strutture per i diritti umani, in particolare: al Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres; all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk; al Segretario generale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa Feridun Hadi Sinirlioglu; al Direttore dell’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’OSCE, sig.ra Maria Telalian; al Segretario generale del Consiglio d’Europa, Alain Berset; all’Alto Commissario dell’OSCE per le minoranze nazionali Christopher Kamp; alla Relatrice speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza correlata, sig.ra K. P. Ashwini; alla Relatrice speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sulla libertà di religione o di credo, sig.ra Nazila Ghanea.
Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha inoltre portato all’attenzione dei destinatari degli appelli la dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa del 10 aprile, che ha condannato l’atto legislativo adottato in Estonia.
(Fonte: Servizio di comunicazione del DECR/Patriarkhija.ru)